Categories: Democrazia attiva

Un fautore del nucleare nell’Azienda Elettrica Ticinese? – Allarmata interrogazione di Carlo Lepori

L’ex-CEO di Alpiq Giovanni Leonardi in AET?
Voci di corridoio
Sconcerto nel Partito socialista

Nel rapporto di minoranza 2 della Commissione speciale energia sul messaggio del 22 agosto 2012 concernente l’approvazione del rapporto di gestione e del conto annuale per l’esercizio 2011 dell’Azienda Elettrica ticinese, si legge al penultimo paragrafo quanto segue:

Alcune voci di corridoio, che speriamo vengano presto smentite, fanno il nome dell’ex CEO di Alpiq quale futuro membro del Consiglio di amministrazione di AET e addirittura come possibile futuro presidente.

Giovanni Leonardi era assurto agli onori della cronaca quando aveva lasciato la massima responsabilità in Alpiq, azienda tra le principali nel campo elettrico in Svizzera. Tra i motivi del suo abbandono è stato ripetutamente citato il fallimento della sua politica filo-nucleare, crollata con l’incidente di Fukushima e la conseguente decisione del Consiglio federale, avallata dal Parlamento, di abbandonare la filiera nucleare per l’approvvigionamento elettrico del nostro paese. I suoi legami con i baroni dell’elettricità in Svizzera rappresentano inoltre una grave ipoteca per la politica delle riversioni di AET.

Una chiamata di Giovanni Leonardi in AET, o addirittura alla sua presidenza, appare quindi quanto mai problematica per gli intenti del Cantone e di AET di profilarsi come azienda legata a sorgenti di energia rinnovabile, in special modo l’idroelettrico naturalmente, e di volere ritornare in possesso delle centrali alla scadenza delle concessioni.

Il Gruppo socialista in Gran Consiglio è sconcertato da questi possibili sviluppi e chiede con determinazione che il futuro di AET non venga messo in pericolo in questa fase delicata dell’implementazione del Piano energetico cantonale (PEC).

Richiamando quanto sopra, ai sensi dellʼArt. 142 LGC-CdS, si chiede a codesto lod. Consiglio di Stato:

— Il Consiglio di Stato conferma queste voci di corridoio?

— Non teme il Consiglio di Stato i rischi di questa nomina, che potrebbe destabilzzare AET, proprio per i conflitti di interesse legati alla persona di Giovanni Leonardi e alla sua passata attività?

— Il Consiglio di Stato è ancora intenzionato a perseguire la politica delle riversioni prevista dall’Art. 17 della Legge sull’utilizzazione delle acque (LUA)?

— Che cosa intende intraprendere il Consiglio di Stato per rassicurare l’opinione pubblica e questo Gran Consiglio sulle sue reali intenzioni relative ad AET e alla politica energetica enunciata nel PEC?

Carlo Lepori


Relatore

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