Categories: Democrazia attiva

Il SISA si oppone all’iniziativa sulla Civica – Progetto “fortemente incoerente”

Esplicito invito a non firmare

[ndR] In pochissimi giorni l’iniziativa ha raccolto più di 8000 firme


Il Sindacato Indipendente degli e degli Apprendisti (SISA) invita a non firmare l’iniziativa popolare “Educazione Civica, alla Cittadinanza e alla Democrazia Diretta”, con la quale si chiede di far diventare l’educazione civica una lezione vera e propria. Il SISA si dice contrario all’introduzione di ore supplementari a tale scopo, considerando che “le griglie orarie sono già soggette a diverse problematiche in termini di qualità dell’offerta formativa e di ampiezza di quest’ultima, causate non soltanto dalla mancanza di capacità di proporre una didattica al passo coi tempi, ma anche dai continui, dannosi tagli al monte ore promossi in passato dal governo, con buona pace di materie veramente importanti come le lezioni di recupero”.

ll SISA non nega certo che “la civica sia attualmente insegnata male, ma va comunque mantenuta all’interno delle singole lezioni, quali storia e geografia alle scuole medie, e storia, geografia, filosofia, ed economia e diritto nei licei. Tuttavia la didattica, prettamente nozionistica e molto poco partecipativa, presente tutt’oggi a scuola renderebbe totalmente inutile una lezione del genere in quanto lo scopo di riavvicinare i giovani alla politica dipende dall’aumento del loro senso critico. Cosa che non può avvenire attraverso una didattica cattedratica, nozionista e poco partecipativa, come scritto sopra: delle lezioni del genere avrebbero al massimo l’effetto di aumentare l’insofferenza dei giovani nei confronti della politica”.
“Non va inoltre dimenticato – prosegue in una nota stampa – che la componente politica che rappresenta il comitato d’iniziativa è in gran parte legata a coloro che da anni propongono tagli al mondo della scuola, e con molta probabilità faranno lo stesso con il Preventivo 2014, per il quale già si parla di tagli alle borse di studio. A fronte di queste posizioni, come pensano costoro di poter anche proporre l’inserimento di nuove ore scolastiche? l’inserimento della civica sarà a scapito di altri corsi? Sicuramente qualche materia umanistica. Il SISA ritiene pertanto questo progetto fortemente incoerente”. (…)

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  • Bene.

    Se Bertoli la critica ed il SISA (Sindacato Comunista degli Studenti e degli Apprendisti) la osteggia apertamente, vuol dire che davvero le lezioni di civica avranno poca probabilità di essere impartite da comunisti.

    In effetti, pensandoci bene, l’esercito di sessantottini che si sono arricchiti grazie allo stato e che seguitano a berciare idiozie comuniste è ormai quasi interamente pensionato (d’oro).

  • (...) Tuttavia la didattica, prettamente nozionistica e molto poco partecipativa, renderebbe totalmente inutile una lezione del genere in quanto lo scopo di riavvicinare i giovani alla politica dipende dall’aumento del loro senso critico. (...E {nota personale} dall’esempio che gli adulti loro offrono). Cosa che non può avvenire attraverso una didattica cattedratica, nozionista e poco partecipativa: delle lezioni del genere avrebbero al massimo l’effetto di aumentare l’insofferenza dei giovani nei confronti della politica”.(...)

    Sono giovani e pure comunisti, ma il concetto è impeccabile.

    Saranno nipoti di ex sessantottini ;-))

  • Se l'insegnamento del sistema di rappresentanza politica e istituzionale svizzero, chiamato la Civica, servirà a far riflettere sui limiti di una democrazia che può violare a maggioranza (istituzionale o referendaria che sia) la proprietà privata di un cittadino, allora ben venga il suo insegnamento. Se invece sarà usato per santificare i burocrati annidiati nelle pieghe delle istituzioni e l'invadenza dello Stato in ogni ambito della società civile, come oggi già accade, allora è meglio che non si aumenti ulteriormente il lavaggio del cervello delle giovani generazioni ad opera dello Stato spegnendone gli ultimi focolai di coscienza critica.

    MXM
    Ceterum censeo BNS (BCE, FED ecc.) delendam esse

    • Ma come?! Dicolamia? Ancora ti chiedi le ragioni per le quali si vuole introdurre la civica nella griglia oraria eccetera, eccetera, et cetera?

      Non hai letto l'articolo in qui in Ticinolive: "Civica nelle scuole, l'iniziativa trionfa"

      Lì ti sarà tutto chiaro. Più o meno.

      Comunque non preoccuparti guardati, se non hai altro da fare:

      TSI 60 MInuti "Etica e politica" 29.04.2013

      L'esempio viene dall'alt! (senza la "o" finale)

      Inizio citazione:
      ..." La situazione attuale del Gran Consiglio è deprimente. I dibattiti sono stucchevoli. Nessuno ascolta. C'è chi va alla tribuna e butta là quattro cose che gli sono venute in mente"... Fine citazione.

      (Per la versione "integrale" ascoltare dal timing 1:02:20.)

      Mi concederai che è statisticamente probabile che tra i sostenitori del CIVICO SAPER antieuroeista potrebbero esserci anche alcuni dei distratti granconsiglieri citati in 60 minuti. Della serie non sappia la tua mano destra quello...

      Magari ci saranno pure (nei distratti) coloro che considerano la conoscenza come un fatto privato " il capitale immateriale individuale" necessario alla concorrenza tra individui (Hayek). Esclusa la CIVICantieuropeista per la quale vale ancora la scuola pubblica statale. Leggi l'articolo citato poi mi dirai.

      • L'ha detto il tuo capo? Chissà poi perché si dà tanta importanza. Non è certo un luminare..

        PS. Hai visto come Caratti e Pelli hanno attaccato Superpippo? Il nemico "atavico" è sempre qualcosa di speciale!

        E Pontiggia? È riuscito ad irritare il buon Fulvio!

        • Personalmente non credo di avere c(k)api. Ma nella questione (e tu l'hai ben capito) c’è (c'era) fraintendimento: nel senso che si vuole (voleva) una cosa e se ne considera un'altra.

          (...)"I ticinesi che hanno sotto­scritto l’iniziativa per la civica nelle scuole, si sono resi conto che questa omologazione della Svizzera ad un’Unione europea ormai nel baratro va fermata."(...)

          (...)"La civica nelle scuole – se i votanti lo vorranno – non sarà certo la panacea. Però metterà i bastoni tra le ruote a questo tipo di disegno."(...)

          Ergo: una civica antieuropeista.

          Così impostata non ne vedo la legittimità. Nemmeno se lo volesse la maggioranza. E neppure per la sua deliberata impronta antieuropeista. Ma perché la Scuola (seppur con grandi difficoltà, errori e passi falsi) non è l’ambito legittimato ad affrontare contrasti politici. Il problema (se di questo si tratta) dovrà essere fronteggiato altrove. E bisogna farsene una ragione.

          Inoltre:
          Il cattivo esempio delle citazioni in 60' è archetipo dell'ingannevole equivoco. Un universo politico "adulto" distratto, annoiato e irriverente (si è detto) verso la cosa pubblica vorrebbe incaricare la Scuola ad educare a che cosa?!

          Ma è proprio nell'esempio che arriva dal mondo della "rappresentanza politica" (qui e altrove) che viene schiacciata/risollevata l’educazione civico-politica. E non ci sarà materia civica specifica, di alcun genere, che potrà tranquillizzare le coscienze.

  • Sono andato a vedermi sessantaduesimo minuto dell'interessante sessanta minuti.

    Ebbene sì, dicono proprio: "Il dibattito in granconsiglio è avvilente" Confesso che mi sarei aspettato (il martedì successivo) di trovare sulla stampa cantonale titoli del tipo:

    " Socialisti e Lega finalmente d'accordo: il dibattito in Gran Consiglio è avvilente!"

    Niente! Nemmeno un commentino del tipo: "Battute imprudenti ieri alla TSI". Oppure un'intervistina a un deputato codino che smentisse, che tentasse di negare... oppure una sottilissima ammissione... Niente!

    Inutile menar il can per l'aia: manca proprio il cane a guardia della democrazia.
    Non resta che sperare nei domenicali... ;-)

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