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Morte del calciatore Bergamini: le indagini ora puntano verso l’omicidio

Donato Bergamini, di ruolo centrocampista, era un giocatore del Cosenza, squadra che all’epoca dei fatti militava in serie B.

Il 18 novembre 1989 viene trovato morto sulla strada statale 106 Jonica nei pressi di Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza. Il decesso sembrava che fosse avvenuto per suicidio: infatti, secondo le testimonianze, Bergamini si sarebbe buttato tra le ruote di un camion che l’avrebbe trascinato per circa 60 metri. L’indagine fu archiviata, ma a distanza di vent’anni l’ipotesi di suicidio non è mai stata ritenuta credibile. Il corpo non presentava alcuna ferita compatibile con questa versione e non era sporco di fango, nonostante la pioggia e le pozzanghere presenti sul luogo dell’incidente.

Il 27 dicembre 2009 si è celebrato a Cosenza il “Bergamini Day” organizzato dal Forum “Cosenza United” e dagli Ultrà Cosenza, al quale hanno partecipato anche i familiari del calciatore. Secondo i familiari e la tifoseria cosentina, Bergamini fu ucciso e circa 300 persone hanno sfilato per le vie della città chiedendo la riapertura – a vent’anni dalla morte – delle indagini.Il 6 agosto 2010 si è svolto ad Aiello Calabro il convegno “Verità per Bergamini”. Il 14 giugno 2011 viene richiesta la riapertura dell’inchiesta, da porre sotto il titolo di omicidio volontario. Il 29 giugno 2011 la procura di Castrovillari riapre ufficialmente le indagini in virtù di nuove prove.

Il 22 febbraio 2012 i RIS di Messina depositano presso la Procura della Repubblica di Castrovillari la loro perizia, secondo la quale, quando fu investito, Bergamini era già morto. I RIS hanno infatti potuto constatare, attraverso diverse simulazioni, che se il giovane calciatore si fosse “gettato a pesce” sotto il camion, come riferì la fidanzata, le scarpe, la catenina e l’orologio avrebbero subito gravi danni, mentre invece al momento del ritrovamento del cadavere erano pressoché intatti.

Il 15 Maggio 2013 viene notificato un avviso di garanzia all’ex fidanzata Isabella Internò, sospettata di omicidio.

(Fonte: Wikipedia)


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