Mayor of Lugano – Conferenza stampa – Una mezz’ora tranquilla

MARCO BORRADORI

MAYOR OF LUGANO


Questo recitava (con somma stizza della signora Lorenza, la quale, fin che campa, dirà sempre “sindaco”) la targhetta che segnava il posto che sarebbe stato occupato dal nuovo sindaco. La conferenza stampa era convocata nella sala del Consiglio comunale per le 14.15 di giovedì 16 maggio e lui è arrivato puntuale, accompagnato dal segretario Mauro Delorenzi. Giornalisti non così numerosi, mi sarei aspettato di più (ma io non so valutare queste cose, non ho esperienza).

Al termine della seduta municipale (Borradori, Giudici, Masoni, Quadri, Foletti, Jelmini, Zanini) dalle 9 alle 14  – e così sarà, di norma, ogni giovedì – il neosindaco incontra la stampa. Io sono per natura abitudinario e, dopo 29 lunghi anni, il tutto mi faceva una certa impressione. E dal tono “soft”, vorrei dire dimesso, di quel pezzetto di pomeriggio luganese non mi sono lasciato ingannare: il cambiamento c’è stato ed è stato netto e importante, Borradori non ha bisogno di farlo notare alzando la voce. Una nuova fase si apre per la città di Lugano ma forse anche per la Lega, dopo la morte improvvisa del suo padre-padrone, che è volato in Cielo (questo alcuni non sarebbero disposti a concederlo) avendo ottenuto per i suoi seguaci tutto ciò che era possibile ottenere.

Conferenza stampa breve e senza scossoni, poche le domande poste dai giornalisti. Prudenza finanziaria (giusto, incominciamo con calma, i tempo sono calamitosi), incontro sollecito con il Consiglio di Stato (oh Marco, li facevi già prima… dall’altra parte del banco) in particolare sulla perequazione (anche ReGiorgio batteva sul chiodo), forse un aiuto alla valle Verzasca in vista dell’aggregazione (cessione di una parte del dividendo della Verzasca SA secondo modalità da definire), sicurezza nei quartieri, Mojito “educativo” (ma senza eccesso di moralismo). Spiegare ai giovani il danno che può essere causato dall’alcol.

Difficile immaginare una cosa più liscia (dopo la furibonda battaglia elettorale). Sfogato il “piccolo terremoto” tutto sembra tornato tranquillo. Parole misurate e sorrisi. Che non sia cambiato niente? Oh no, vietato illudersi. Il cambiamento c’è stato e lo si vedrà.


Relatore

Recent Posts

L’arte di Giuseppe Rapisarda – “saper vestire è saper essere”

In una città come la bella Lugano ci sono luoghi in cui dietro l’angolo, in…

1 ora ago

Nanà di Zola, scabrosa e malinconica analogia con la Storia

1880. La Francia è devastata dalla Guerra Franco Prussiana, avvenuta un decennio prima, del cui…

8 ore ago

Riccardo II, un re infelice

Riccardo II d'Inghilterra (1367-1400) fu re dal 1377 al 1399. Il suo regno fu caratterizzato…

14 ore ago

Aprire le porte dei nostri ospedali agli angeli della morte? – di Benedetta Galetti

"Lo Stato ha diritto di giudicare il valore di una vita umana?" Ci sono vite…

21 ore ago

Il Cartello mafioso che controlla il contrabbando di minerali rari in Africa, Guerra irregolare e risorse critiche: L’asse Mosca-Kinshasa

 I recenti sviluppi sul caso dell’attentato all’ Ambasciatore d’ Italia in RD Congo Luca Attanasio,…

1 giorno ago

Antonio Fogazzaro e Villa Fogazzaro Roi sul Ceresio: il cuore segreto di Piccolo mondo antico

Sulle rive comasche del Lago di Lugano, nel minuscolo borgo di Oria, esiste un luogo…

1 giorno ago

This website uses cookies.