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Recupero Costa Concordia. A chi appartiene il suo tesoro sommerso ?

I passeggeri della Costa Concordia potranno mai recuperare i loro beni?

Martedì scorso, delle compagnie specializzate nel recupero delle navi alla deriva hanno iniziato a lavorare attorno al relitto della Costa Concordia, la gigantesca nave da crociera naufragata il 13 gennaio 2012 di fronte all’Isola del Giglio, in Toscana.

La nave in sè vale centinaia di milioni di dollari ed è molto probabile che le cabine custodiscano una piccola fortuna in beni personali.
Oltre 4’000 passeggeri l’avevano abbandonata in piena notte, lasciando a bordo soldi, gioielli e altri oggetti. Quanto tempo ancora queste cose dovranno restare in mare per acquisire lo statuto di tesoro sommerso?
Diversi decenni. La proprietà legale di un relitto dipende sia dal suo abbandono, sia dal suo proprietario. I vascelli abbandonati diventano preda dei cacciatori di tesori e il primo che ne prende possesso può tenersi tutto.
Se il proprietario non ha abbandonato la nave, la persona che trova il tesoro ha diritto unicamente a un premio, definito in base ai rischi presi e agli sforzi compiuti per recuperarlo.
La definizione di “abbandono” varia a seconda dei casi ma un relitto deve trovarsi sui fondali marini per decenni senza che nessuno tenti di recuperarlo, affinchè un tribunale lo dichiari, insieme al suo carico, “abbandonato”.
E’ poco probabile che questo accada con la Costa Concordia. Gran parte della nave emerge dall’acqua e i suoi proprietari tentano attivamente di recuperarla.

Allora, cosa succederà ai beni personali che si trovano ancora a bordo? Se gli ingegneri navali riusciranno a raddrizzare la nave e a trainarla, Costa Crociere recupererà i beni personali in buono stato dalle cabine dei passeggeri e li restituirà ai proprietari.
C’è anche il problema dei beni persi o danneggiati, che potrebbero essere molto numerosi. I passeggeri possono deporre una domanda di rimborso presso la compagnia marittima, ma chi non aveva stipulato un’assicurazione viaggi otterrà ben poco.

La maggior parte dei contratti che accompagnano i biglietti delle crociere limitano la responsabilità della compagnia in caso di perdita o di rottura di oggetti personali.
Il massimo standard è di 150 dollari per bagaglio e di 5’000 dollari se il passeggero avverte la compagnia, in anticipo, che il valore dei suoi averi va oltre i limiti del contratto standard, ma ben pochi lo fanno.
I contratti assicurativi declinano spesso in maniera esplicita ogni responsabilità per i soldi e gli oggetti di valore, come gioielli e apparecchi elettronici.

(Fonte : Slate.com)

Redazione

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