Un gruppo internazionale di archeologi ha scoperto nell’est del Messico un’importante cittadella della civiltà Maya, il cui apogeo si situerebbe fra il 600 e il 900 d.C.
Lo ha annunciato l’istituto messicano di antropologia. La cittadella si estende su 22 ettari nello stato messicano di Campeche e per secoli è rimasta celata nella foresta.
E’ stata scoperta due settimane fa e la missione l’ha battezzata Chactun, che nella lingua Maya significa pietra rossa, o grande pietra.
Si tratta di uno dei più grandi siti delle “terre basse centrali” della civiltà Maya, secondo il direttore della spedizione, l’archeologo sloveno Ivan Sprajc.
Sprajc ha spiegato che la scoperta è stata possibile grazie a fotografie aeree della regione e alla tecnica della stereoscopia.
Il sito conta numerose costruzioni di forma piramidale sino a 23 metri di altezza, terreni per il gioco della pelota, corti, piazze, monumenti scolpiti e zone di iniziazione. E’ uno dei circa 80 siti scoperti dal Progetto di riconoscimento archeologico del sud-est del Messico, lanciato nel 1996.
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