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Dominique Strauss Kahn denuncia la messa in scena del suo arresto a New York

Invitato della CNN, Dominque Strauss Kahn ha evocato i terribili momenti del suo arresto a New York, nel maggio 2011. L’ex presidente del Fondo monetario internazionale ritiene di essere stato presentato come un criminale, senza alcun rispetto per la sua presunzione di innocenza.

Due anni dopo la vicenda del Sofitel di New York, Strauss Kahn si dice ancora traumatizzato e martedì 9 luglio alla CNN ha rilasciato la sua prima intervista in inglese dopo le dimissioni dalla guida del Fondo monetario internazionale.
Non ha mancato l’occasione per fustigare con indignazione la “perp walk”, il tradizionale passaggio dell’arrestato in manette davanti a telecamere, pubblico e giornalisti. Una gogna pubblica che nemmeno lui era riuscito a evitare.

“E’ una cosa terribile – ha detto Strauss Kahn – Terribile davvero. Il problema è che questa perp walk interviene allorchè, nella società americana e europea, c’è il presupposto di innocenza fino a quando non si è giudicati colpevoli.
Vi mostrano al mondo intero come un criminale, quando ancora nessuno sa se lo siete o meno. Forse siete un criminale, forse non lo siete, le prove giungono solo dopo. E’ ingiusto mettere le persone in questa posizione.”

Descrivendosi perso al momento del suo arresto, Dominique Strauss Kahn ha detto di aver provato collera, rabbia : “Non capivo osa stesse succedendo. Capivo che era successo qualcosa ma non capivo cosa.”

Poi ha anche parlato di economia. Deplorando un sistema bancario malato e una crisi di leadership in Europa, Strauss Kahn ha detto – senza fare nomi – che “taluni dirigenti sanno cosa devono fare ma il sistema europeo non permette di prendere le decisioni difficili.”
E poi ha aggiunto : “Un proverbio arabo dice che un esercito di leoni guidato da un montone verrà sempre sconfitto dalle truppe di montoni guidate da un leone.”

Dominique Strauss Kahn era stato arrestato a New York (fatto scendere da un aereo in partenza per Parigi) nel maggio 2011, con l’accusa di tentato stupro, atto sessuale criminale e sequestro ai danni di una cameriera del Sofitel, l’albergo in cui alloggiava.
Lui si è sempre dichiarato innocente e il processo a suo carico lo ha scagionato da ogni accusa.
Da subito molte voci si erano levate per asserire che si era trattato di una montatura per impedirgli di presentarsi alle elezioni presidenziali contro Nicolas Sarkozy.
Infatti, l’ex presidente del Fondo monetario internazionale non nascondeva le sue ambizioni politiche e sembrava essere nella posizione di vincere le elezioni e di diventare il prossimo presidente francese.

Redazione

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