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E se invece di accorciare il liceo, prolungassimo l’asilo? – dal blog di Sergio Savoia

Savoia è un politico particolarmente divertente, provocatorio, graffiante. Ci piace visitare il suo blog.

NOTA. Circa le pensate scolastiche del ministro socialista, varrebbe la pena di citarne una, della quale qui non si parla: la diminuzione del numero di allievi per classe. L’attuale massimo teorico è 25. Ora, io ricordo perfettamente che a Lugano 1 il numero medio di allievi per classe era 19,9: 19 allievi interi e un allievo un po’ più piccolo da 0,9. Quella che Bertoli chiama “una misura per migliorare la scuola” altro non è, in verità, che una misura “per aumentare la spesa statale”, ciò che nell’ottica della sinistra è visto come automaticamente positivo. [fdm]


E se invece di accorciare il liceo, prolungassimo l’asilo? Il livello della discussione governativa sui tagli alla scuola sembrerebbe infatti essere più adatto a una scuola dell’infanzia, che alle medie superiori.

Il ministro balneare, dal suo avamposto in Sardegna, risponde al collega Bertoli (che, tanto per non sorprendere, propone di alzare le tasse) con una delle sue leggendarie trovate: tagliamo un anno di liceo, così risparmiamo. Che pensatona! Sarà arrivata prima del passaggio del tizio che grida “Cocco, cocco-bello”? O è frutto di un deficit di crema solare? Ai posteri l’ardua sentenza.

Già che ci siamo, potremmo proporre provvedimenti simili, basati sul medesimo
principio:
– tagliamo la durata delle anestesie totali, con grande risparmio nel sanitario. Se poi uno si sveglia durante l’operazione, si potrà sempre tramortirlo con uno dei famosi Beltra-post su Facebook
– Facciamo un piano in meno nelle case anziani. i vecchietti che non ci stanno più dentro, vanno sul tetto, esposti alle intemperie. La vista è migliore, gli anziani ospiti durano meno, si risparmiano un casino di soldi.
– Ma soprattutto, facciamo un consiglio di stato a quattro invece che a 5. Il risparmio è superiore al milione per legislatura, molto di più se consideriamo tutti i vari segretari, portaborse, leccaculo e inutilità varie che ogni nuovo ministro si porta dietro.

E stiamo tranquilli che il casino che adesso riescono a fare in cinque, lo riusciranno a fare anche in quattro. E inoltre, uno è comunque sempre in Sardegna, per cui cambierebbe poco…


Relatore

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