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Paolo Ligresti, svizzero da poche settimane – di Orlando Del Don

Il Canton Ticino sta diventando forse il rifugio di personaggi della vicina penisola che hanno conti in sospeso con la giustizia?



INTERROGAZIONE

Le vicende giudiziarie della vicina penisola inducono sempre più a riflettere in merito al fatto che il Canton Ticino possa diventare il  Paese rifugio da parte di personaggi più o meno eccellenti che hanno conti in sospesi con la giustizia penale!

Tanto per fare due esempi recenti, che non sono sfuggiti all’attenzione di nessuno: il caso Sollecito di qualche settimana orsono e, ora, il caso Paolo Ligresti.

Quest’ultimo sembra infatti abbia una residenza in Ticino da alcuni anni ma solo recentemente pare abbia ottenuto il passaporto svizzero.

Un dato questo riportato da tutti i giornali, sia a livello cantonale che svizzero ma, pure, a livello della stampa italiana. Con i commenti che lascio a Voi immaginare!

Evidentemente siamo tutti d’accordo sul fatto che questa nomea non è degna del nostro Paese e della sua storia, indipendentemente dal fatto che il tutto è ancora meno degno quando si pensi che questi soggetti non si presentano alle nostre autorità con le migliori intenzioni e che, dal punto di vista etico, morale, del diritto e della trasparenza tutto ciò non può ricevere alcuna tutela da parte delle nostre autorità.

In considerazione di ciò siamo a chiedere a questo Consiglio di Stato di voler da seguito alla seguente interrogazione:

  1. Corrisponde al vero che il Sig. Paolo Ligresti risiede nel nostro Cantone da diversi anni? In caso di risposta affermativa, da quando?
  2. Corrisponde al vero che il Sig. Paolo Ligresti è stato recentemente naturalizzato? In caso di risposta affermativa, a partire da quando il Signor Ligresti è diventato cittadino svizzero?
  3. Il passaporto svizzero è stato concesso al Sig. Paolo Ligresti malgrado fosse conosciuta la sua situazione penale in Italia?
  4. Come mai, pur essendo nota la situazione penale del Sig. Paolo Ligresti, si è cionondimeno proceduto a concedere allo stesso il passaporto svizzero?
  5. Quali sono le considerazioni che il CdS ritiene di dover fare a questo proposito?
  6. Quali sono le misure che il CdS ritiene di dover adottare affinché non abbiano più a verificarsi questi incresciosi “incidenti di percorso”?



Ringraziamo per la preziosa attenzione e per il sollecito riscontro e cogliamo l’occasione salutare con distinta stima.

Dr. med. Orlando Del Don, per il Gruppo UDC in Parlamento

Relatore

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