Le voci di un colpo di Stato diffuse nel fine settimana hanno generato il caos in Thailandia. La polizia sta indagando per scoprire l’identità delle quattro persone che hanno pubblicato le voci su Facebook.
Un inquirente ha minacciato di incriminare chiunque abbia anche solo condiviso o approvato il messaggio, cliccando sul pulsante ‘like’ sul sito del social network.
Il tutto mentre la capitale Bangkok si prepara a diventare teatro di una serie di manifestazioni di protesta in settimana, eventi che si svolgeranno in occasione di un disegno di legge relativo al colpo di Stato militare avvenuto nel 2006.
Più di mille manifestanti hanno partecipato domenica al corteo a Bangkok in vista del dibattito sulla proposta legislativa controversa che si terrà mercoledì in Parlamento.
Le proteste sono state organizzate in particolare dagli oppositori a un nuovo disegno di legge che potrebbe aprire la strada al ritorno dell’ex primo ministro Thaksin Shinawatra che era stato deposto dall’esercito sette anni fa.
Al potere, guida del governo eletto democraticamente, è ora sua sorella. Le voci parlano delle chance di un colpo di Stato militare per rimettere al potere Shinawatra.
Nei post si esortano inoltre i thailandesi a incominciare a fare incetta di acqua e cibo.
Se verrà dimostrata la loro colpevolezza, gli autori dei post rischiano fino a cinque anni di prigione e una multa pari a 3.200 dollari.
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