Categories: Democrazia attiva

Burqa: devono prevalere le nostre leggi – di Nicholas Marioli

Il prossimo 22 settembre 2013 saremo chiamati alle urne per votare l’iniziativa popolare cantonale denominata “vietare la dissimulazione del viso nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”.

Il comitato d’iniziativa interpartitico è ben rappresentanto da diversi partiti e movimenti politici, con la quale si auspica che questa proposta ottenerà ampi consensi. È importante sostenere l’iniziativa principalmente per una questione di sicurezza: il viso dev’essere sempre ben visibile in modo da poter identificare la persona.

Qualsiasi indumento che copra sia interamente sia parzialmente il viso non è permesso indossarlo in un luogo pubblico, perchè dovrebbe essere diverso per il Burqa? Il pregio dell’iniziativa è anche quello di voler imporre il potere giuridico su quello religioso, seguendo il principio della separazione tra lo Stato e la Religione, ovvero un fondamento della nostra società. Si richiede a chi possiede delle culture differenti dalle nostre, di adeguarsi al nostro ordinamento giuridico.

Nonostante quello che dicono i contrari all’iniziativa, la libertà religiosa non viene in nessun modo violata ed è comunque garantita, in quanto questa proposta vuole portare avanti un principio sacrosanto: la visibilità del viso in luoghi pubblici, indipendentemente dalla motivazione per cui si vorrebbe coprire il proprio volto.

Personalmente voterò 2 SÌ, ma in caso di doppia accettazione esprimerò la mia preferenza per l’iniziativa. Il controprogetto, pur essendo sempre meglio di una bocciatura totale, è molto meno restrittivo rispetto all’iniziativa.

In primo luogo la proposta del governo e parlamento chiede di inserire il divieto nella legge di ordine pubblico, quindi assumerà semplicemente un carattere di tipo civile/amministrativo, invece l’inserimento nella costituzione (come proposto dall’iniziativa) darà un chiaro segnale politico a tutti coloro che non vogliono adeguarsi alle nostre usanze. In questo modo, tale divieto potrà venir abrogato solamente con una consultazione popolare; al contrario, inserendola nella legge, basterà una votazione parlamentare.

Nicholas Marioli

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Relatore

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  • Affermazione falsa: "Qualsiasi indumento che copra sia interamente sia parzialmente il viso non è permesso indossarlo in un luogo pubblico, perchè dovrebbe essere diverso per il Burqa?"

    Ma la gente ci casca davvero a questi trucchetti?
    In realtà sono permessi, non esiste mica una eccezione per il burqa. Se il 22 settembre si vota SI, allora saranno tutti vietati, compreso il burqa, a parte le eccezioni come la mascherina, che le donne con il niqab vestiranno al posto del loro solito copri viso.

    • Ciao automa robot. Hai comprato le bandierine degli incrociatori americani?. "Copia e incolla" sempre?

  • La minigonna in Europa e una scelta.

    Il burqa in arabia saudita e un obbligo che pone le donne in fondo ad un abisso.

    Se le donne da queste parti sostengono il simbolo massimo della segregazione sessuale, va bene. Non mi pone molti problemi.

    Ma spero possano trascorrere qualche mese la dove quello che credono sia un simbolo di liberta è invece una catena dell oppressione.

    Con questo non dico altro.

    Regalo biglietti per il golfo a tutte le liberE pensatricI ;)

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