L’Autorità di sorveglianza dei mercati finanziari (Finma) avrebbe dovuto proibire alle altre banche svizzere di riprendere i clienti americani di UBS durante il conflitto fiscale con gli Stati Uniti. Lo sostiene l’ex numero uno della banca e del Credit Suisse, Oswald Grübel.
Secondo Grübel, la delicata situazione alla quale sono state confrontate le banche svizzere nel conflitto fiscale sarebbe stata evitata con un intervento della Confederazione, dopo la soluzione trovata da UBS nel 2009. Oggi la banca Wegelin esisterebbe ancora.
Grübel non sa stimare quanto costerà alle banche il regolamento fiscale americano, ma a suo dire non vi sarà alcun fallimento. Unicamente un’enorme frustrazione.
A detta del banchiere, il futuro della piazza finanziaria svizzera è nero : “Dobbiamo essere realisti, le cose sono cambiate. Il segreto bancario è morto.”
Questa intervista viene pubblicata mentre il Consiglio comunale di Lugano si riunisce in una seduta…
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