UBS e Credit Suisse chiedono ai loro clienti francesi di mettersi in regola dichiarando i loro averi alle autorità fiscali del loro paese. Altre banche seguiranno questa prassi.
Le banche chiedono a questi clienti una dichiarazione che giustifichi che sono in regola con il fisco francese. E’ quanto scrive domenica il quotidiano “Le Parisien”, citando un documento della direzione di UBS.
Il giornale precisa che i clienti francesi di UBS e Credit Suisse devono consegnare il giustificativo in tempi brevi. Il documento deve essere firmato da un avvocato o da un esperto contabile autorizzati a esercitare in Francia.
Secondo il giornale, la lettera di UBS precisa che se i fondi detenuti presso la banca non sono stati dichiarati alle competenti autorità fiscali, i clienti saranno invitati a considerare le misure necessarie per mettersi in regola.
Un portavoce di UBS ha spiegato al quotidiano che il termine per regolarizzare la propria situazione è simile a quello concesso ai clienti tedeschi, ossia circa 16 mesi.
Un banchiere ginevrino ha assicurato al “Parisien” che la maggior parte delle banche svizzere dovrà agire come UBS e Credit Suisse.
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