Perché votare SÌ all’iniziativa “anti-burqa” – di Lisa Curti

I contrari dicono che si perde tempo con un “non problema” ma la politica è anche questo, si dibatte e si decide su temi che per taluni possono sembrare più o meno importanti.

L’iniziativa chiede di vietare la dissimulazione del proprio viso “nelle vie pubbliche e nei luoghi aperti al pubblico o destinati ad offrire un servizio pubblico”, vale quindi per qualsiasi tipo di mascheramento che impedisce l’identificazione di una persona. E’ inconfutabile che per la sicurezza del paese e del cittadino, il volto sia identificabile.

La necessità… è giustificata! E’ inammissibile che nel nostro paese democratico e laico si possa andare a passeggio con il volto coperto, infatti tutta una serie di attività quotidiane necessitano del riconoscimento istantaneo del viso e dell’ identità della persona. Quanto all’effetto preventivo e dissuasivo, se un divieto non ha un effetto preventivo allora invito i contrari ad eliminare i divieti quali il fumo nei locali pubblici o i limiti di velocità sulle strade. I divieti anche se prevedono solo una sanzione hanno un forte effetto dissuasivo e servono per la sicurezza e l’ordine pubblico.

Una legge discriminatoria? Provate ad andare in vacanza alle Maldive e prendere il sole in topless; è vietato e prevede una sanzione. Se parliamo di politica di integrazione e di accoglienza penso che il nostro paese sia il primo della classe. Sono altri i paesi che applicano leggi discriminatorie, perché è vietato spogliarsi e perché invece è d’obbligo coprirsi? Per di più il viso? Cos’è peggio?

Se l’equazione burqa-islam è fuorviante e la maggior parte delle donne musulmane non lo portano allora dove è il problema a vietarlo? Infine perché ancorarlo alla Costituzione? Perché se venisse introdotto in una legge, come propone il controprogetto, i socialisti hanno già affermato che faranno subito una modifica della legge, quindi se si vuole introdurre un divieto, che solo il popolo stesso ha il potere di modificare, bisogna per forza ancorarlo alla Costituzione.

Lisa Curti, segretario cantonale GUDC


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  • Nelle eccezioni vi saranno le mascherine anti-smog e addirittura gli occhiali da sole, spiegami che differenza c'é tra un velo sul volto e una persona che indossa la mascherina anti-smog e grossi occhiali da sole.

    • Le mascherine anti-smog non si indossano tutti i giorni. I grossi occhiali da sole non dissimulano l'intero viso. Inutile arrampicarsi sugli specchi, caro il mio islamista.

      • ??? Parole senza senso, se uno vuole, può portare mascherine e occhiali tutti i giorni, oppure nelle eccezioni ci sarà una clausola che li puoi indossare un giorno sì e uno no?

        • Un poliziotto può chiedere ad una persona di levarsi la mascherina o gli occhiali in ogni momento. Difficile con qualcosa che sa invece di "obbligo religioso".
          A proposito, caro il mio islamista, la Svizzera è uno stato laico come TUTTI i Paesi occidentali evoluti. Adattarsi o fare le valige.

          • Falso, il poliziotto può solo richiedere di identificarsi, dunque uno deve mostrare il volto per un istante e poi può tornare a corpirlo. Questo succede già qui in Svizzera.
            Se passa la legge con le eccezioni, il poliziotto non può obbligare qualcuno a rimuovere la mascherina anti-smog.
            Inoltre, se copieranno le leggi francesi, il poliziotto potrà dare solo una multa a chi si copre il viso fuori dalle eccezioni, ma non potrà esigere nemmeno la scopertura del viso.

          • Quindi meglio tutti a volto scoperto. SI alla legge, NO ai tempi bui. Evoluzione o estinzione, cari miei. :)

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