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Cosa è successo sull’Air Force One dopo l’assassinio di J.F. Kennedy?

Nella rivista Esquire, Chris Jones racconta quel che accadde a bordo dell’Air Force One nelle ore che seguirono l’assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy, il 22 novembre 1963.

Il giornalista racconta che il comandante a bordo stava mangiando un panino quando, alle 12h30, la radio di bordo aveva comunicato che “qualcuno” del convoglio presidenziale era stato ferito. Poi il messaggio era diventato chiaro : il presidente Kennedy era stato ucciso.

Un’ora più tardi, il vice presidente Lyndon Johnson saliva sull’Air Force One e chiamava il procuratore generale, Robert Kennedy. I due uomini si detestavano, la campagna per l’investitura del 1960 aveva lasciato solchi profondi.
Johnson aveva chiesto a Kennedy se doveva prestare subito giuramento e che parole doveva dire. Silenzio. Kennedy gli aveva risposto che si sarebbe informato e che lo avrebbe richiamato.

Quello che i due uomini si dissero in seguito è controverso, nessuna registrazione è stata ritrovata. Secondo Johnson, Robert Kennedy gli aveva detto che doveva prestare giuramento a Dallas. Cosa che Kennedy smentì categoricamente.

La bara con il cadavere di JFK venne imbarcata sull’aereo presidenziale alle 14h14.
Quando Jacqueline Kennedy, moglie del presidente ucciso, salì a bordo, restò scioccata nel vedere Lyndon Johnson sull’aereo.
Un quarto d’ora dopo Johnson prestò giuramento davanti a Jacqueline Kennedy, che ancora indossava l’abito rosa macchiato dai pezzi di cervello esplosi dalla testa di suo marito.

La scena viene immortalata dal fotografo Cecil Stoughton. Durante l’intero volo di ritorno a Washington, Jacky Kennedy restò seduta in silenzio accanto alla bara del marito.

Redazione

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