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L’UE obbliga la Svizzera a rivedere il suo diritto all’asilo

Il regolamento Dublino III deve rendere il processo d’asilo più rapido e più giusto, secondo l’Unione europea, che ha in effetti deciso di modificare l’accordo di Dublino, per lo sconcerto dell’UDC e per la gioia dei socialisti.

Inoltre, un meccanismo di allerta rapida e di gestione della crisi verrà attuato per evitare che Stati Dublino sottoposti a forte pressione migratoria compromettano il funzionamento del sistema. La Svizzera ha tempo sino al 2015 per rendersi conforme.

La Svizzera adempie già alla maggior parte delle condizioni, secondo l’Ufficio federale della migrazione. Alcuni punti della legge dovranno tuttavia essere adattati; ad esempio la detenzione dei richiedenti l’asilo in attesa di rinvio dovrà essere ridotta.
Attualmente i termini d’attesa possono essere di 6 mesi. Il nuovo regolamento europeo fissa limiti massimi che vanno da 6 settimane a 5 mesi. Se il trasferimento non può essere effettuato entro i termini, la persona dovrà essere rilasciata.

Modifiche che non piacciono all’UDC. L’applicazione del nuovo regolamento Dublino renderà meno severo il diritto d’asilo e ricompenserà gli abusi in questo ambito, ha dichiarato venerdì il partito nella sua risposta alla procedura di consultazione lanciata dal Consiglio federale.

Il PLR sostiene queste modifiche solo perchè la Svizzera, nei suoi accordi bilaterali con l’UE, “si è impegnata a riprendere tutti gli atti giuridici che riguardano lo spazio Dublino”.

“Per il PLR la delegazione svizzera non ha saputo far valere gli interessi del paese – si legge in un comunicato. I liberali-radicali suggeriscono di usare maggiormente il margine di manovra lasciato da Dublino III per migliorare l’attuazione del regolamento.

I socialisti manifestano la loro soddisfazione e ritengono che il fatto che le modifiche debbano essere realizzate prima dell’entrata in vigore del testo, per poter rispettare le regole internazionali minime, mostra a che punto il diritto d’asilo svizzero sia diventato restrittivo.
Il PS e l’Organizzazione svizzera di aiuto per i rifugiati approvano che il nuovo regolamento proibisca esplicitamente di imprigionare una persona solo perchè si trova in procedura Dublino. La detenzione potrà essere ordinata solo nel caso sussista il serio rischio che il rifugiato possa scappare.

Redazione

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