COMUNICATO STAMPA
Il Partito Comunista della Svizzera Italiana, attraverso il suo gruppo presso l’Università di Zurigo (Uzh), ha aderito martedì 3 dicembre ad una manifestazione indetta dall’organizzazione studentesca KriPo (Kritische Politik Uzh Eth) e dalla Protestbewegung Uzh in opposizione al contratto di 100 milioni di franchi stipulato fra l’Università e la banca UBS, il quale rafforza ancora più i legami fra i due attori già ufficializzato con l’istituzione nel 2012 del’ “UBS International Center of Economics and Society”, il quale agisce come Istituto riconosciuto dal Dipartimento di Economia dell’Università di Zurigo.
I comunisti sostengono gli studenti e gli assistenti che rifiutano questo contratto che in particolare – oltre a intitolare un auditorium dell’università alla banca – garantisce all’UBS di un seggio nel consiglio di facoltà dell’Istituto di Economia Politica dell’ateneo con la chiara intenzione di influenzarne la ricerca e l’insegnamento (peraltro già ora ideologicamente orientato). Questo contratto è l’ennesimo attacco all’educazione pubblica e un’inaccettabile interferenza da parte di un istituto privato alla libertà accademica.
NOTA. Fatale divergenza d’opinioni. La direzione dell’Università, interpellata telefonicamente da Ticinolive, si è dichiarata invece molto favorevole al contratto.
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