Un’indagine effettuata presso 420 imprese svizzere mostra che il 69% di queste aziende non potrà trovare manodopera qualificata e avrà problemi di competitività nel caso il prossimo 9 febbraio si votasse sì alla reintroduzione dei contingenti in materia d’immigrazione.
La libera circolazione delle persone è vitale per molte imprese svizzere. Permette loro di reclutare la manodopera qualificata che manca in Svizzera, sottolinea un’indagine dell’istituto BAK di Basilea pubblicata lunedì.
Due terzi fra le circa 420 imprese svizzere interrogate non riescono, o difficilmente, a riempire i posti vacanti. Per il 69% di queste imprese, ingaggiare personale straniero costituisce l’unico modo per trovare gli specialisti necessari.
Se il 9 febbraio l’elettorato svizzero deciderà di reintrodurre i contingenti in materia d’immigrazione, queste imprese temono un calo della competitività e un danno alla crescita e ai benefici.
(rts.ch)
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