Il comunicato del PPD, dal tono brusco e abbastanza inquietante, è giunto da poco in redazione. Che cosa è successo? Semplicemente questo: il PLR ha deciso di presentare, invalidando il precedente accordo, un suo rapporto parlamentare sullo strumento di controllo finanziario, che include il moltiplicatore cantonale. Per il PLR non basta che esso sia incluso in una legge, dev’essere scritto nella Costituzione.
Infastidite ed estremamente negative le reazioni degli “alleati del triciclo” PPD e Lega, per bocca dei rispettivi capigruppo on. Dadò e on. Foletti.
Aggiornamento. Al termine della riunione Fiorenzo Dadò ha attaccato il PLR: “Sono inaffidabili. Hanno mancato alla parola data”. Secondo LiberaTV, generalmente bene informata, il PPD avrebbe intimato ai Liberali una sorta di “ultimatum” di 24 ore, affinché ritornino sui loro passi.
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