“Ho votato SÌ” – Intervista lampo all’on. Fiorenzo Dadò, capogruppo PPD in Gran Consiglio

Francesco De Maria   Dunque il Comitato cantonale del PPD ha sancito il NO. Ha fatto bene? Ha fatto male ma era inevitabile?

Fiorenzo Dadò   Non ha fatto né bene né male. Questa è la democrazia e a me non dà fastidio.

Non poteva essere una buona occasione per “smarcarsi”, soprattutto rispetto a un PLR che applica ordini rigorosi “di scuderia” e osservanza assoluta ai dettami federali (in un Ticino esasperato che si avvia a votare SÌ) ?

FD   Da noi, nessun ordine di scuderia, ma discussione aperta. Infatti, dapprima c’è stato un confronto tra due PPD doc, l’avv. Agustoni (favorevole) e l’avv. Mosca (contrario), e in seguito è stata fatta un’interessante discussione. Alla fine, ben diversamente che tra i Liberali, un nutrito gruppo di delegati ha votato a favore e un altro si è astenuto, pur prevalendo i contrari.

Ci sono situazioni nelle quali un politico non può votare ciò che egli ritiene giusto?

FD   Di principio no, ognuno, almeno da noi, è libero di esprimere il proprio parere. Ci sono però situazioni in cui una votazione tira in causa i principi cardini del partito nel quale ci si identifica. A quel momento la questione è più delicata e non può essere presa alla leggera.

Savoia (con seguito) tra i Verdi, Jermini nel PS, Celio nel PLR. Mi faccia il nome di alcuni potenziali kamikaze nel PPD (li voglio intervistare!) Lei, per non far nomi, ha votato SÌ ?

FD   Faccia il giro di un po’ di PPD e chieda a loro. Personalmente ho votato si.

Che lei sappia, la signora Leuthard sta facendo campagna per il NO ?

FD   Lei l’ha vista o sentita? A me non sembra che si stia stracciando le vesti.

Martedì scorso (il 14) eravamo insieme al Palacongressi per il dibattito Agustoni-Chiesa-Lurati-Savoia. Mi faccia una valutazione per ciascuno dei relatori.

FD   Savoia e Chiesa hanno imparato la facile lezioncina (preparata essenzialmente da altri) a memoria, certamente ben recitata di fronte a una platea amica. Qui in Ticino hanno un ruolo scontato e facilissimo. Ben diverso il ruolo di Agustoni e Lurati, certamente coraggiosi nell’intento ma insufficienti gli argomenti di peso e l’enfasi nel sostenerli.

E i “Basta stare zitti”? Erano in sala… e non stavano zitti!

FD   Non conosco questo gruppo, non posso esprimermi, ma va comunque considerato quanto hanno detto.

In conclusione, on. Dadò, noi del sud siamo dei poveri napoletani che si lamentano, e non sanno fare altro?

FD   Certamente il contagio dell’esempio italiano di Berlusconi e comari è purtroppo evidente tra alcuni politici e giornalisti, tuttavia sappiamo fare molto e non solo lamentarci. Certi problemi sono un’evidenza, un dato di fatto, bestia chi li nega. Per la coesione nazionale, è importante che vengano recepiti in modo puntuale Oltralpe.


Relatore

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