Il sito di Mt. Gox, fino a poche settimane fa il maggiore portale di trading sul Bitcoin, è offline e questo scatena il panico. Si parla già d’insolvenza, di probabile default della moneta virtuale.
Nelle ultime 24 ore il valore del Bitcoin ha registrato un ulteriore calo, scendendo sotto i 500 dollari. Lunedì mattina si attestava a circa 485 dollari.
Nelle scorse settimane Mt. Gox aveva bloccato i prelievi a tempo indeterminato dopo aver rilevato che un bug nel sistema di scambio consentiva di ritirare una stessa moneta Bitcoin più di una volta, rendendo quindi la piattaforma vulnerabile agli attacchi di pirati informatici.
In rete era apparso un documento, “Crisis Strategy Draft”, in cui si parlava del piano di spegnere Mt. Gox per un mese, per poi tornare la mattina del 25 febbraio (in Giappone). Scadenza che però è già stata superata senza che nulla sia accaduto.
Mark Karpeles, amministratore delegato di Mt. Gox, ha lasciato il consiglio della Bitcoin Foundation nelle scorse ore, scatenando un’ondata di vendite sulla moneta.
La comunità Bitcoin ha emesso un comunicato ufficiale : “Questa tragica violazione della fiducia degli utenti di Mt. Gox è il risultato delle azioni di una società e non riflette la resilienza o il valore di Bitcoin e dell’industria della moneta digitale.
Ci sono centinaia di aziende affidabili e responsabili coinvolte in Bitcoin. Queste realtà continueranno a costruire il denaro del futuro rendendo Bitcoin più sicuro e facile da usare per i consumatori e i commercianti.”
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