Il Consiglio federale ha deciso di congelare i fondi del presidente ucraino destituito Viktor Ianukovitch che si troverebbero nelle banche svizzere.
Lo ha dichiarato il presidente della Confederazione Didier Burkhalter.
“Il Consiglio federale ha preso la decisione mercoledì e l’ordinanza di applicazione sarà pubblicata venerdì – ha indicato un portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri, di cui Burkhalter è responsabile.
Secondo il DFAE, le banche hanno un particolare dovere di diligenza nei confronti del fondi ucraini in Svizzera.
Interrogato sulla concessione di un visto d’entrata in Svizzera a Viktor Ianukovitch o ai membri del suo clan, il portavoce si è limitato a rispondere che “la Svizzera osserva con grande attenzione la situazione in Ucraina.”
Il governo federale ha anche deciso di bloccare le esportazioni di armi e di materiale bellico verso l’Ucraina. Secondo un portavoce della SECO, la Segreteria di Stato dell’economia a Berna,l’ultima autorizzazione risale al dicembre 2013.
Il figlio maggiore di Viktor Ianukovitc, Alexander, ha aperto alla fine del 2011 una società commerciale a Ginevra chiamata Mako Trading. La società si occupa di commercio del carbone.
Secondo la rivista svizzera L’Hebdo, in tre anni Alexader Ianukovitch, che di professione è dentista, ha ammassato una fortuna stimata in 500 milioni di dollari.
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