Mozione al Consiglio federale
Bloccare il versamento dei contributi di coesione
Dopo il voto popolare del 9 febbraio, sulla Svizzera sono piovute, da parte dell’Unione europea, critiche e minacce. Da esse traspare la volontà di applicare delle ritorsioni al nostro paese; e ciò – cosa squallida ed inaccettabile – a seguito di un voto democraticamente espresso dai cittadini.
A questo proposito si sono finora citati gli ambiti dell’energia e degli studi universitari. Ed infatti gli studenti svizzeri (per quel che conta) sono stati esclusi dal programma Erasmus + per il 2015.
Simili iniziative antisvizzere da parte di Bruxelles non possono rimanere senza contromisure. Come non si può tollerare che, a fronte di un voto democraticamente espresso dal popolo sovrano, l’UE, di cui non siamo membri, si permetta atteggiamenti di tipo intimidatorio ed irrispettoso. Non siamo membri dell’Unione europea; ma evidentemente, negli scorsi anni, qualcuno ha creduto – e lasciato credere a Bruxelles – il contrario.
Poiché il comportamento dell’Unione europea nei confronti della Svizzera dopo il voto sull’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” rimane improntato alla ritorsione (evidentemente a Bruxelles c’è chi crede di potersi permettere tutto) con la presente mozione si chiede al Consiglio federale:
– che vengano bloccati i versamenti di qualsiasi contributo di coesione all’UE fintanto che questa non avrà modificato il proprio approccio nei confronti del nostro Paese.
Lorenzo Quadri, CN Lega dei Ticinesi
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