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La rinascita del Convento di S. Maria degli Angioli

Sono stati presentati oggi, nel corso di una conferenza stampa, i lavori di ristrutturazione e di restauro del Convento di Santa Maria degli Angioli, edificio storico di grande valore artistico e culturale di Lugano la cui costruzione risale al evento sono intervenuti il Sindaco Marco Borradori, la Vicesindaco Giovanna Masoni Brenni, Endrio Ruggiero e Lara Calderari, rispettivamente Ufficio dei Beni Culturali del Cantone Ticino, Sandra Giraudi, architetto responsabile del progetto e Lucia Derighetti, responsabile dei restauri. Presenti anche i Municipali Michele Foletti, Michele Bertini, Angelo Jelmini e Cristina Zanini Barzaghi.

Il Convento degli Angioli si situa all’interno di un’area cittadina di oltre 20’000 m2 che sta prendendo forma attorno al complesso edilizio del nuovo centro culturale LAC, Lugano Arte e Cultura, e dell’ex albergo Palace. Si tratta di un’area in gran parte pubblica oppure, laddove privata (ex-Palace), accessibile tramite passi pedonali pubblici. Questo intervento riqualifica e restituisce alla cittadinanza uno spazio di grande pregio per la Città.

Il progetto di restauro dell’edificio storico dell’ex Convento è un importante tassello necessario al completamento della trasformazione urbanistica di questa importante area della Città. I lavori di ristrutturazione, con parziale restauro dell’edificio, sono iniziati nel 2010 e sono oggi quasi ultimati.

La direzione del progetto è stata affidata all’arch. Sandra Giraudi del CDL Giraudi Wettstein – Ivano Gianola, mentre i restauri sono stati eseguiti da un team guidato da Lucia Derighetti, conservatrice restauratrice SKR/SCR. Per la Committenza i lavori sono stati seguiti dall’arch. Milo Piccoli, Direttore del Dicastero Edilizia Pubblica della Città di Lugano coadiuvato dal capoprogetto arch. Marco Mattei.

L’edificio è tutelato a livello cantonale, pertanto gli interventi sono stati approvati Ufficio Beni Culturali e dalla Commissione Beni Culturali del Cantone; i progettisti si sono dunque confrontati con una situazione particolare e delicata anche per la presenza in contemporanea di altri due cantieri (LAC ed Ex Palace) e per la condivisione di parte delle murature con la Chiesa degli Angioli.

L’edificio presentava criticità statiche e un degrado accentuato dalla compenetrazione con l’Ex Palace e dall’esecuzione delle paratie necessarie al progetto. Si sono quindi attuati delicati lavori di consolidamento e rinforzo, costantemente monitorati da rilevatori esterni, atti a salvaguardare in particolare la Chiesa e il prezioso affresco di Bernardino Luini.

L’edificio contribuisce a definire nuovi spazi esterni. L’antico chiostro verrà simbolicamente completato dai portici previsti dall’edificazione privata, mentre ovest l’edificio, insieme al volume del teatro, creerà una nuova corte. Tutti gli spazi esterni a livello del terreno saranno accessibili al pubblico. Particolare importanza assumono in questo contesto la rivalorizzazione del esterno. I grandi locali presentano volte a padiglioni ripartite a spicchi, lunette e volte che ne scaricano il peso su semicapitelli in stucco, tinteggiati a imitazione del cotto, con abaco e piedritto. Sono state rinvenute diverse decorazioni ad affresco, come orifiammi di San Bernardino su ogni vela, stelle rosse con otto raggi eseguite a stampino sulle volte.

Tutti gli ambienti recuperati e restaurati del convento entrano a far parte del complesso del LAC, accogliendone gli uffici amministrativi al piano superiore. Gli antichi spazi, (convento, chiesa, ex chiostro) riprendono vita: sono in apertura di percorsi che hanno nel nuovo centro culturale il proprio punto di snodo e con un grande progetto per l’arredo e il verde.

La sensibilità degli architetti ha permesso di conciliare tecnica ed estetica, valorizzando gli aspetti storici che nel corso del cantiere più volte ne hanno condizionato le scelte. Il costo totale dei lavori ammonta a circa 11 milioni di CHF di cui quasi 1 milione per lavori di restauro.

Relatore

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