La Svizzera doveva agire per smorzare la tensione in Ucraina. E’ l’opinione del presidente della Confederazione Didier Burkhalter : “Berna deve costruire ponti.”
“Non sarebbe normale, se la Svizzera non fosse più capace di mettersi a disposizione con il suo ottimo servizio – ha dichiarato sabato il presidente della Confederazione Didier Burkhalter alla radio romanda – La Svizzera doveva essere presente nel dossier ucraino, non solo in qualità di Stato ma anche in qualità di presidente di turno dell’OCSE.”
Secondo Burkhalter, se la Svizzera fosse assente da questo dossier, ciò vorrebbe dire che non si preoccuperebbe più di mettere a disposizione le sue qualità fondamentali. “Ora – ha aggiunto – ci si aspetta che la Svizzera costruisca ponti.”
Burkhalter si è detto soddisfatto che la Svizzera e l’OCSE siano giunte a un compromesso sull’invio di una missione di cento osservatori in Ucraina, attraverso un accordo fra gli Stati membri dell’organizzazione, malgrado esistessero posizioni molto divergenti.
La missione dell’OCSE raccoglierà informazioni in tutta l’Ucraina sulla situazione della sicurezza. Segnalerà e classificherà gli incidenti, inclusi quelli che riguardano le violazioni dei principi fondamentali dell’OCSE.
Luca Steinmann, giornalista freelance e docente, collaboratore dall’Italia per il Corriere del Ticino e inviato…
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