Sotto una grande tenda bianca in mezzo alla sabbia del deserto, un centinaio di giovani rifugiati siriani mettono in scena Re Lear, la tragedia in versi e in prosa che il drammaturgo inglese William Shakespeare scrisse nel 1605.
“Cerco di ricreare la loro infanzia, distrutta dalla guerra, di riportare in questi ragazzini le risate e la gioia, per aiutarli ad esprimersi.” Da oltre due mesi l’attore siriano Nawwar Bulbul si è improvvisato direttore teatrale nel campo rifugiati di Zaatari, nel nord della Giordania, per cercare di attirare l’attenzione del mondo sulla sorte dei piccoli rifugiati siriani.
Attore di successo in Siria e originario di Homs, Bulbul ha lasciato il paese perchè era ricercato per aver partecipato a manifestazioni contro il regime del presidente Bachar al-Assad.
Majd Ammari, un adolescente di 13 anni arrivato nel campo di Zaatari l’anno scorso con tutta la sua famiglia, è felice di essere stato scelto per interpretare il ruolo del vecchio re.
“All’inizio era difficile, ma adesso mi diverto e rido con i miei amici. Mi sembra di essere tornato a casa – racconta il ragazzino.
Il testo, tradotto in arabo letterario, è stato adattato per poter essere interpretato da questi ragazzi e non ha nulla a che vedere con la politica e la rivolta siriana, spiega Bulbul : “Ho mantenuto le basi della storia, un re morente che vuole dividere il regno fra le sue tre figlie. Due di loro sono bugiarde, mentre la terza è onesta. Mi sono concentrato sulla differenza fra la menzogna e la verità, tutto qui.”
Grazie a degli amici ha potuto acquistare la tenda e riunire il materiale necessario.
Le risate, la gioia e l’innocenza non sono però temi molto presenti nella storia del Re Lear, un vecchio monarca tradito da due delle sue tre figlie.
L’attore spiega di aver scelto Lear perchè una rappresentazione sulle bombe che cadono sulla teste delle persone non avrebbe interessato ai bambini, traumatizzati dalla distruzione e dalla morte di cui sono stati testimoni prima di lasciare il loro paese.
Sotto la tenda bianca, i ragazzi sono allineati a destra e le ragazze, di cui molte velate, a sinistra. Il re Lear, con lo scettro in mano, ascolta le figlie esprimergli lealtà. Tutti hanno meno di 15 anni e la maggior parte proviene da Deraa e dalla periferia di Damasco.
La rappresentazione è prevista giovedì 27 marzo, in occasione della giornata mondiale del teatro. I bambini hanno mandato inviti al presidente delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, all’attrice Angelina Jolie e alla star del calcio Zinédine Zidane.
(Fonte : Le Figaro.fr)
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