A seguito del blocco da parte del governo turco, settimana scorsa, dell’accesso a Youtube nel paese, qualche giorno dopo il tentativo di messa la bando di Twitter, il sito MotherJones ha realizzato una mappa dei paesi che bloccano l’accesso a Facebook, Youtube o Twitter.
Il sito spiega che la Turchia non è l’unico paese a reprimere le agitazioni sociali andando a colpire i Social network : Cina, Iran, Vietnam, Corea del Nord, Pakistan e Eritrea fanno la stessa cosa.
La Cina aveva bloccato Facebook, Twitter e Youtube nel 2009, dopo una manifestazione della minoranza etnica degli uiguri, degenerata in violenti incidenti e repressione.
Nel settembre 2013 il governo cinese aveva deciso di togliere la censura sui siti esteri nella zona di libero commercio di Shanghai, ma nell’insieme del paese i Social network sono ancora largamente censurati.
L’Iran aveva bloccato l’accesso ai Social network dopo i disordini post-elettorali del 2009. in Vietnam, dallo scorso settembre gli utenti di Facebook non possono postare contenuti critici verso il governo.
Il Pakistan aveva bloccato l’accesso a Youtube dopo che il sito aveva ospitato il controverso video “L’innocenza dei musulmani”, un filmato contro l’Islam che nel 2012 aveva scatenato una serie di manifestazioni in molti paesi islamici.
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