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Savoia prende 47 voti su 82 – L’opposizione interna affila i coltelli

“Oggi è stata dura. Il dibattito all’assemblea dei Verdi è stato incentrato soprattutto sul tentativo di danneggiarmi, senza avanzare idee, senza proposte alternative e senza nemmeno candidati veri. Unico tentativo quello di indebolirmi e delegittimarmi. È andata male ad alcuni e bene alla maggioranza di coloro che lealmente e con abnegazione lavorano per i Verdi e per il paese. Resto coordinatore di questo bel partito, si va avanti nell’interesse dei cittadini e del territorio. La linea non cambia e io non mollo di un millimetro. Infine: grazie a chi mi ha sostenuto lealmente e con coraggio oggi in assemblea, qui su facebook, per strada e altrove. Grazie grazie grazie!”

Il congresso dei Verdi ha confermato il leader Sergio Savoia nell’incarico di coordinatore. L’esito del voto, effettuato a scrutinio segreto, è stato il seguente (votanti 82): Savoia 47, Gysin 14, Beretta Piccoli 6.

(fdm) Nel corso del dibattito Savoia è stato ripetutamente attaccato (ma ha trovato anche dei difensori). È chiaro che la sua linea “populista” – e in particolare il suo acceso sostegno all’iniziativa UDC “contro l’immigrazione di massa” – indispone e scandalizza parecchi membri del partito. Al di là di ciò, come sempre accade in politica, molti, che hanno tratto benefici (diretti o indiretti) dalla sua dinamica leadership, incominciano ad essere gelosi del suo successo e parimenti incominciano ad accarezzare il pensiero… di scaricarlo… per tenersi il malloppo!

La posizione dell’audace Sergio è incerta e difficile (ma ciò gli piace). I suoi nemici sono numerosi, anche se alquanto pavidi. Se cade, dove può andare? Tutti sussurrano: nella Lega (poiché si è mostrato gran populista). Ma saranno entusiasti, i leghisti, di accoglierlo nelle loro fila, questo ingombrante personaggio, spregiudicato, elettoralmente forte, dalla comunicazione vincente? Chissà. Molte poltrone importanti sono occupate, in particolare le due poltrone in Governo.

In conclusione. Savoia, politicamente scorretto, vince ma irrita i Verdi. Gysin, politicamente corretta(issima), è più in linea con la tradizione del partito. Per di più è incinta, come lei stessa ha proclamato. Non ci resta che farle, di cuore, gli auguri per il lieto evento! 

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