Trentotto morti a Odessa e almeno una dozzina a Sloviansk, roccaforte della rivolta separatista filorussa, un gran quantità di feriti e due elicotteri delle forze aeree di Kiev abbattuti. È il bollettino provvisorio della giornata di guerra civile in Ucraina, combattuta nel sud-est filorusso, dove Kiev ha rilanciato la sua offensiva militare. Ieri, venerdì, la crisi è riesplosa in tutta la sua violenza.
La strage di Odessa, con decine di persone perite in un incendio, ha scatenato l’ira di Mosca che, «indignata» per «i crimini commessi», ha chiesto «a Kiev e ai suoi sostenitori occidentali» di «assumersi le loro responsabilità». (fonte: la Stampa)
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Dispiace dirlo ma i popoli dove c'è la guerra, sono quei popoli dove c'è una mentalità sbagliata. Ragionano in un modo a noi incomprensibile. Si vendicano e fanno delle vendette 'fai da te'. Insomma, cose che a noi appaiono anormali. In quanto tali. Non tutte le persone che vi sono in quelle guerre sono crudeli, vi sono donne e bambini e anche qualche uomo buono, ma fino a quando questi popoli non capiranno che si può anche passare al dialogo, senza andare in strada a farsi fuori, la guerra continuerà.