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I centri d’accoglienza degli asilanti in Svizzera circondati da filo spinato

Ispirandosi all’Ungheria, un deputato dell’UDC vuole far installare barriere di filo spinato attorno ai centri d’accoglienza per richiedenti l’asilo in Svizzera.

Heinz Brand (UDC/GR) si era recato in Ungheria in aprile per vedere come venivano gestiti i problemi legati ai richiedenti l’asilo. Era accompagnato dai colleghi Peter Keller (UDC/NW) e Gregor Rutz (UDC/ZH).

Al suo rientro in Svizzera, Brand si era mostrato entusiasta : “In Ungheria i centri d’accoglienza sono circondati da filo spinato e da muri alti sino a 4 metri. Videocamere di sorveglianza filmano l’edificio, nel quale nessuno entra senza permesso. E’ esattamente quanto ci vuole in Svizzera, per rendere il nostro paese meno attraente per queste persone – aveva raccontato al quotidiano Blick.

Concretamente, Brand vorrebbe applicare queste misure per i richiedenti l’asilo che non pongono problemi. Per gli altri vorrebbe regole ancora più severe : “Si deve rinchiuderli. Nessuno entra e esce.”
A suo dire è l’unico modo per convincere i comuni ad accettare l’insediamento di un centro di accoglienza : “Oggi nessuno è pronto ad accogliere un centro con individui problematici che possono fare ciò che vogliono.”

Rivendicazioni che Amnesty International considera inaccettabili : “In nessun caso si deve instaurare una specie di detenzione preventiva solo perchè i comuni svizzeri non vogliono accogliere i richiedenti l’asilo. Un richiedente può essere rinchiuso solo se fa qualcosa di male e che un giudice lo abbia deciso.”

L’Ufficio federale delle migrazioni afferma che la maggior parte dei centri federali sono già circondati da una barriera alta 2 metri, per la sicurezza dei richiedenti e per il controllo delle persone presenti.

(Fonte : 20min.ch)

Redazione

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  • Altro che fare tante storie. Amnesty International deve smetterla di difendere i soliti asilanti che delinquono e che combinano guai.
    Tolleranza 0 contro chi non rispetta le regole.

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