Categories: Democrazia attiva

L’UE nei guai, esulta la Lega dei Ticinesi

Elezioni europee, un trionfo

COMUNICATO

La Lega dei Ticinesi esprime la propria viva soddisfazione per le vittorie, in alcuni casi trionfali (ad esempio in Francia con il Front National) delle forze politiche cosiddette “euroscettiche” – più appropriato sarebbe dire “eurocontrarie” – alle elezioni europee.

Hanno vinto la sovranità nazionale, la democrazia, l’aspirazione delle nazioni e dei popoli a tornare padroni del proprio destino. E’ stata una meritata disfatta per i distruttori delle identità e dei confini nazionali, per gli oscuri burocrati di Bruxelles che credono di poter imporre la propria volontà senza essere stati eletti da nessuno.

L’Unione europea, come ha detto la leader del Front National Marine LePen, dovrà restituire l’autonomia e la sovranità che ha sottratto con l’inganno. I burocrati di Bruxelles escono azzoppati e delegittimati: è evidente che gli organi centrali dell’UE non rappresentano nessuno.

Anche per la Svizzera il voto degli scorsi giorni è di grande importanza. Esso segna infatti un’ulteriore batosta, che si aggiunge a quella del 9 febbraio, ai fautori del disastroso avvicinamento all’Unione europea. Un avvicinamento che soprattutto il Ticino sta da tempo pagando ad un prezzo carissimo: le devastanti conseguenze – in particolare nell’ambito dell’occupazione e della sicurezza – della libera circolazione delle persone a cui non sono stati poste le necessarie limitazioni, che devono essere pesanti.

Una sonora sconfitta, dunque, per i nostrani fautori di scriteriate “aperture all’UE”, per gli spalancatori di frontiere, per i demolitori della nostra identità, delle nostre tradizioni e delle nostre specificità. Per coloro che vorrebbero imporci il diritto europeo e addirittura l’adesione ad un’ Unione sempre più malvista e screditata all’interno degli stessi Stati membri. Un messaggio chiaro è stato inviato anche ad un Consiglio federale dall’arrendevolezza scandalosa, che conduce, contro il volere della popolazione, una strisciante politica di sottomissione a Bruxelles; e crede di poterla giustificare con il falso e patetico mantra del “bisogna adeguarsi”. Ai burocrati di Bruxelles, invece, NON bisogna adeguarsi: il voto degli scorsi giorni lo dimostra.

Dopo la vittoria trionfale delle forze politiche giustamente contrarie all’UE, anche l’atteggiamento di Bruxelles nei confronti della Svizzera, specie quello post – voto del 9 febbraio, dovrà cambiare. Da parte sua la politica elvetica, in particolare a livello federale, dovrà rendersi conto che il vento è cambiato, e comportarsi di conseguenza: i denigrati “populisti” e “nazionalisti” hanno vinto; l’autocertificata élite (?) internazionalista e multikulturale ha subito una Caporetto.

La Lega dei Ticinesi si pregia di ritenere che il voto del 9 febbraio sull’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa”, che ha avuto vasta risonanza internazionale, abbia giocato un ruolo nei meritati successi degli “euroscettici”: quel voto cui la Lega ha dato il proprio determinante contributo, portandolo alla vittoria a livello nazionale, ha dunque davvero cambiato la storia, e non solo quella elvetica. Va dunque concretizzato in tempi brevi: altro che attese di tre anni o più!

Lega dei Ticinesi

Relatore

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