Le transazioni della banca francese BNP Paribas, accusata dal governo americano di aver aggirato le sanzioni economiche del governo di Washington, passavano da Ginevra. Lo scrive il quotidiano romando Le Temps.
Gran parte delle transazioni di BNP Paribas denunciate dagli Stati Uniti passavano dalla piazza finaziaria ginevrina, dove la banca francese è leader nel finanziamento del commercio delle materie prime.
Washington reclama oltre 10 miliardi di dollari di multa all’istituto finanziario, per aver aggirato l’embargo americano in diversi paesi.
Interrogato, il servizio stampa di BNP Paribas Suisse ha rifiutato di rilasciare commenti.
Le Temps cita un’indagine interna della banca, che all’inizio dell’anno aveva rilevato un significativo numero di operazioni che potrebbero essere considerate come non autorizzate dalle leggi degli Stati Uniti.
Malgrado queste transazioni fossero legali dal punto di vista svizzero ed europeo e nei paesi colpiti dalle sanzioni americane – Cuba, Iran, Libia e Sudan – il problema deriva dal fatto che si è trattato di transazioni in dollari.
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