Lo scorso fine settimana sono stati inaugurati a Berna i nuovi uffici del Consiglio centrale islamico svizzero. “Il nostro indirizzo non è disponibile – spiega Abdel Azziz Qassim Illi, portavoce del Consiglio – Non desideriamo che sia accessibile a tutti.”
Il motivo : l’iscrizione nell’annuario telefonico del vecchio indirizzo aveva portato problemi. Solo le persone invitate sapranno dove si trovano i nuovi locali.
Negli ultimi anni il numero dei membri del Consiglio centrale islamico svizzero è aumentato. Per i nuovi locali è stato investito molto nella sicurezza.
“Sono chiamate in causa persone che si espongono, come il nostro presidente Nicolas Blancho – prosegue Abdel Azziz Qassim Illi – Per entrare si devono oltrepassare porte blindate e scanner per le impronte digitali.”
“Abbiamo ricevuto minacce e messaggi di odio – spiega il portavoce – Veniamo spesso perseguitati da estremisti della destra, in particolare il nostro dipartimento che si occupa di questioni femminili.”
Al Consiglio islamico e al suo presidente Nicolas Blancho viene rimproverata la prossimità con diversi movimenti islamici radicali. La moglie di Abdel Azziz Qassim Illi è stata criticata per il suo impegno contro il divieto del burqa in Ticino.
(Fonte : 20min.ch)
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