Sulla Regione di ieri l’on. Manuele Bertoli delizia il suo fedele pubblico con questo saggio (citazione parziale) di prosa alata e melensa. Tema: la squadra svizzera in Brasile.
“Scorro l’elenco dei nostri alfieri e di nuovo mi emoziono nella lettura di tutti quei nomi e di quei cognomi che cantano il successo dell’incontro tra le genti, dei percorsi felici e arricchenti di famiglie di origini lontane tra di loro che hanno saputo viaggiare, fuori e dentro di sé, aprendosi al mondo. Questa è la Svizzera che mi piace, la Svizzera reale per cui mi sento di impegnarmi senza riserve anche nel mio lavoro quotidiano, in cui credo e sotto la cui bandiera so esprimere la mia felicità e il mio orgoglio”.
A nostro avviso il politico socialista potrebbe vantaggiosamente fare a) il consigliere di Stato b) il pianista, effondendo dilettevoli melodie per i corridoi delle Orsoline c) l’agente delle tasse, ricavandone soddisfazioni personali. NON, diremmo e speriamo, lo scrittore.
Quand le ciel bas s’affaisse, immense et sans mémoire,Et verse sur mes jours son plomb…
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