L’aviazione israeliana ha lanciato raid aerei nel sud della Siria nella notte fra domenica e lunedì, in risposta ai tiri di mortaio che domenica hanno ucciso un adolescente nella parte del Golan occupata da Israele.
Il ragazzino israeliano, 13 anni, è morto nell’esplosione dell’auto su cui viaggiava con il padre e un altro uomo, entrambi impiegati del Ministero israeliano della Difesa.
L’esercito israeliano ha parlato di un attacco intenzionale contro un veicolo civile.
“Si tratta del più serio incidente alla frontiera con la Siria dall’inizio della guerra civile – ha dichiarato il portavoce dell’esercito Peter Lerner, confermando che il ragazzino è il primo israeliano ucciso dalla guerra in corso in Siria.
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