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Una legislatura da… disastro finanziario! – di Donatello Poggi

(Ai lettori, fdm) Avete notato che, quando si parla di politica, si parla sempre unicamente di soldi? Non è certo un caso, e le eccezioni sono rare. A proposito, ci tengo a ribadire: le ultime comunicazioni del governo circa il “risanamento” del preventivo mi sembrano fantasiose. Qualcuno, zelante, obietterà: “Lourdes esiste!” Sì, ma Lourdes si trova nei Pirenei, non tra Pedrinate e la Tremola!


Ho letto con molta attenzione l’editoriale di Fabio Pontiggia sul CdT di sabato 5 luglio scorso, e concordo con lui in pratica su tutto. Pontiggia parla del “disastro delle finanze cantonali”, analizzando i vari aspetti e arrivando alla conclusione, logica, che cito:

“I quattro partiti di Governo (PLR, LEGA, PPD e PS) e i loro rappresentanti nell’Esecutivo e nel Legislativo hanno tutti pesantissime responsabilità. Dall’aprile 2015 il Dipartimento delle finanze e dell’economia avrà un nuovo ministro: compito gravoso il suo.”

Personalmente potrei aggiungere, anche a costo di essere maligno, che “qualcuna” si è già defilata in anticipo avendo fatto i classici “due conti” e in prospettiva di … Avete in mente la riuscitissima pubblicità del Media Markt? Ma tornando a bomba sull’argomento sollevato da Pontiggia non possiamo non ricordare i proclami ad effetto, da parte di tutti i partiti di Governo, sulla necessità impellente (urca!) di riduzione della spesa pubblica, sentiti e risentiti durante la campagna elettorale del 2011. Risultato pratico? La spesa pubblica dal 2011 al 2013 è letteralmente esplosa. Bravi, avanti così!

Vorrei ricordare ai più recalcitranti per interesse (e per i voti) che “socialità” non significa necessariamente dabbenaggine con i soldi dei contribuenti. E qui forse bisognerebbe prendere l’esempio dai paesi del Nord, ma su tutta la linea! Aiuti sì, ma anche verifiche e controlli! In Ticino è sempre la stessa solfa che ti senti rispondere da decenni: “ … prima di intervenire dobbiamo però essere sicuri, perché … ecc.” Buonanotte!

Restando sul tema, mi meraviglia davvero la quasi esultanza del PS casereccio che, pare, goda oltre misura delle disgrazie altrui (PLR e Lega in particolare) in vista del 2015. Boh?!? Ma per piacere, vogliamo parlare dei successi concreti a livello cantonale (riforme, ecc.) ottenuti dal partito di Lurati? Vogliamo parlare di un presidente rimasto piuttosto solo, anche per la sua apprezzata pragmaticità dimostrata in alcune occasioni? Vogliamo parlare delle correnti interne al PS nostrano? Vogliamo parlare della corrente filo-Bertoli? Di quella filo-Carobbio?

Di quella filo-Biscossa? Di quella filo-Cavalli? Di quella filo-Sadis ? Di quella filo-MPS? … Vogliamo parlare di un PS luganese ormai dilaniato dalle numerose e anche recenti faide interne? Possiamo farlo. Ho la forte impressione che all’interno del PS casereccio ci sia chi, da troppo tempo, abbia perso definitivamente il polso della cosiddetta e strapazzata “base” e che continui a straparlare quasi per inerzia. A tutti questi, consiglio vivamente il libro del professor Giuseppe Berta (docente di Storia contemporanea alla Bocconi di Milano), editore “il Mulino”, dal titolo significativo: “Eclissi della socialdemocrazia”.

Comunque sia Buona estate a tutti, anche a quelli che continuano a fare i sessantottini quasi cinquant’anni dopo (?) e che non hanno mai avuto problemi economici di sorta nella loro vita. Bèla boca! Occhio però all’aprile 2015, potrebbero ridere di gusto quelli che non vi aspettate e che con questo “disastro” di legislatura non c’entrano proprio nulla.

Donatello Poggi, FRONTE degli INDIGNATI

(già pubblicato sul CdT come “opinione”)

Relatore

View Comments

  • Hallo D. Poggi, Mi fà piacere vedere che non Ti sei dimenticato dell sessantottino . E noto una chiara scrittura che ogni Piccolo Mortale puo capire , e quello che Scrivi lo CONDIVIDO. ( Ma parlando da sessantottino che a me piace come mi hai chiamato Ti dico prima di ristrutturare una Cantina piena d`acqua si toglie l`acqua si cerca il danno lo si ripara seno alle prime Pioggie ri riempie di nuovo e poi si fanno i Restauri.
    Si vede che Sei Giovane ma pensare che nel 68 fino inizio Anni 80 era facile Si sbaglia ,la Benzina costava piu di Oggi ma qualcosa cera , non ci potevamo caricarci di debiti , quello che il consumismo Oggi fà.
    Carte di Credito pagare a Rate,Telefonini eccetera. Quello che mi ha fatto icavolare è di dare la colpa della mala gestione del Governo ricada sulla Pensione,Invalidita.e Disoccupazione quando la colpa è l`idebitamento della Popolazione e della Gioventu.
    Intanto posso pagare a Rate, Costa solo 100 Franchi comprare Automobili con il Leasing, nel 68 non era conoschiuta questa tattica del Commercio, quelli che costano al Comune e alle Citta Sono quelli che si indebitano e non possono piu pagare le Tasse e Hanno bisogno di sonvenzioni.
    Come vede ci sono molti fattori che portano alla catastrofe.

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