Nell’area di Tripoli, capitale della Libia, si rischia il disastro a causa dell’incendio di un gigantesco deposito di petrolio, colpito da un razzo durante gli scontri che da due settimane oppongono fazioni rivali e che hanno già fatto un centinaio di morti.
Le autorità affermano che l’Italia interverrà per aiutare a fermare la catastrofe e che sono attesi anche diversi velivoli Canadair. Il pericolo è che il gigantesco serbatoio esploda, causando una catastrofe ambientale e umanitaria.
Martedì 29 luglio Tripoli appare come una città morta : i combattimenti che imperversavano da 15 giorni si sono interrotti, non vi è più alcuna attività economica. La benzina manca da una settimana, non c’è acqua potabile e le interruzioni di corrente elettrica sono continue.
Le autorità di Tripoli, che non hanno il materiale adatta a spegnere l’incendio, cercano di evitare il peggio raffreddando i depositi circostanti affinchè non si surriscaldino. Al momento agli abitanti della capitale non giunge nessuna informazione.
Le autorità libiche indicano che diversi velivoli Canadair e squadre speciali devo arrivare dall’Italia, ma non sanno dire quando.
Per intervenire e aiutare a spegnere il gigantesco incendio, l’Italia esige che si fermino i combattimenti tra le fazioni rivali.
di Tito Tettamanti È difficile parlare di politica europea senza commentare il successo elettorale dei…
L’Assommoir (in italiano spesso tradotto come Il ventre di Parigi o più fedelmente Lo scannatoio)…
WISH YOU WERE HERE VORREI CHE TU FOSSI QUI Sergio Roic, scrittore svizzero-croato-serbo, ha pubblicato…
Dal profilo di Diego Fusaro https://www.facebook.com/fusaro.diego Il debutto di Merz, nuovo cancelliere teutonico, è stato…
Nel mito di Cthulhu creato da H.P. Lovecraft, il termine "Antichi" (o "Elder Gods" e…
Venezia, San Marco. Porte su porte, aperte su mondi, universi, labirintici antri della Serenissima Storia…
This website uses cookies.