Le ricerche sottomarine per tentare di ritrovare la carcassa del volo MH370 della Malaysia Airlines, scomparso nel nulla lo scorso marzo con 239 persone a bordo, riprenderanno fra circa un mese. Lo ha annunciato mercoledì il primo ministro australiano.
“Esploreremo in lungo e in largo la probabile zona dell’impatto, che copre circa 60.000 chilometri quadrati, al largo delle coste australiane – ha dichiarato Tony Abbott – Le ricerche riprenderanno fra circa un mese e potrebbero durare sino a un anno.”
Il volo MH370 aveva interrotto ogni contatto con i controllori aerei un’ora dopo il decollo da Kuala Lumpur l’8 marzo. Aveva cambiato radicalmente la traiettoria di volo, virando a ovest, mentre doveva dirigersi verso la Cina.
Malgrado ricerche durate mesi, nessuna traccia dell’aereo è mai stata trovata. Basandosi su dati satellitari, gli inquirenti ritengono che sia andato in direzione del sud dell’Oceano Indiano, dove si sarebbe inabissato una volta finito il carburante.
Le ricerche condotte sinora non hanno dato risultati, ma ora gli inquirenti si sono dotati di materiale sofisticato di esplorazione in acque profonde e hanno richiesto i servizi di una società olandese specializzata in ricerche sottomarine, la Fugro Survey.
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