La cassa malati unica? No grazie, non siamo così ingenui e illusi!
Malgrado i molti scritti pro e contro e gli ottimi contributi di colleghi e personaggi che hanno espresso il loro autorevole parere contrario a quella che ritengo una vera e propria follia per la nostra medicina, la qualità delle cure e il contenimento dei costi, malgrado tutto ciò ritengo di poter essere di qualche utilità – con questo mio scritto – per chi ancora dovesse nutrire dubbi in proposito. Anzitutto se confrontiamo la gestione pubblica delle assicurazioni sociali (Assicurazione Invalidità in primis): costosa, deficitaria, insoddisfacente nelle prestazioni e addirittura iniqua. Inoltre, per chi non lo ricordasse, in passato avevamo già sperimentato le casse malati pubbliche comunali, intercomunali o consortili che dovettero chiudere i battenti per l’incapacità di gestire costi e premi.
Soprattutto però è bene sottolineare che con la cassa unica non vi sarà alcuna diminuzione dei costi: su questo punto bisogna essere molto chiari e lucidi. Se a tutto ciò si aggiunge poi che la centralizzazione a Berna non favorirà in nessun caso i cantoni periferici e minoritari come il Ticino e che inoltre la perdita in termine di qualità, prestazioni, libertà di scelta sono parte integrante di questa opzione, beh, tutto ciò dovrebbe dare un primo assaggio di ciò che comporterebbe la cassa unica.
Per chi poi dovesse nutrire ancora dubbi relativamente al fatto che una cassa malati unica sarebbe una sciagura per la nostra medicina e gli interessi degli assicurati, beh, vale la pena dare un’occhiata ai sistemi assicurativi nazionali (statali) dei paesi a noi vicini, Italia in primis***, per togliere qualsiasi dubbio residuo.
Per concludere devo ricordare, ancora, che – come riportato anche nel messaggio del Consiglio federale – lo scopo principale dell’iniziativa popolare non è quello di arginare i costi della sanità ma l’istituzione da parte della Confederazione di una cassa pubblica nazionale cui affidare l’esercizio dell’assicurazione obbligatorie delle cure medico-sanitarie! E, ancora, in questa stessa iniziativa non sono nemmeno previsti impegni volti ad adottare misure di arginamento dei costi. Il che è tutto dire!
Quindi, in conclusione, facciamo attenzione a non lasciarci incantare da storielle caramellose e minestre riscaldate che non hanno alcun reale potenziale innovativo e non rappresentano una soluzione al problema dei costi della salute ma, semmai, una ulteriore ipoteca che andrebbe ad aggiungersi allo stesso, aggravandolo ulteriormente e compromettendo pesantemente il nostro collaudato e valido sistema sanitario nazionale.
Dr. Med. Orlando Del Don
Psichiatra, psicoterapeuta
Capogruppo UDC in Gran Consiglio
*** argomento molto efficace e “corrosivo”; le proteste (d’oltre frontiera) sono però assicurate!
L’UDC: “De Rosa smetta di scaricare colpe su Berna, servono riforme coraggiose” Bellinzona – I…
Lugano, 23 settembre 2025 – Nella sala del Consiglio comunale di Lugano, gremita di associazioni,…
Sant’Antonino (Lugano), 26 settembre 2025 – A dieci anni dalla pubblicazione della Laudato si’, l’enciclica…
Martin Navarrete Badrutt Non sempre il giornalismo di qualità ha le porte spalancate. A volte…
Martin Navarrete Badrutt No siempre el periodismo abre las puertas de par en par. A…
Dal celebre racconto di Edgar Allan Poe Il condannato dell'Inquisizione è legato a un giaciglio…
This website uses cookies.
View Comments
Dr. Med. Orlando Del Don
Ci ha spiegato molto bene e chiaro, ma credo che si Sia dimenticato di menzionare quale apparato burocratico si debba mettere in piedi. Prima di tutto si dovrà istruire nuovo personale, nuove sedi, e dove saranno le sedi, registrare tutti i pazienti e dati, senza contare il volume di dati che andrebbero persi, Tutti i pagamenti che abbiamo già fotto e poi non dimentichiamo le farmacie, sene potrebbe aggiungerne ancora alla liste di inconvenienti senza pensare alle persone che sono già in cura. È pazzesco solo pensarci. Ma ha chi vengono delle idee del genere, solo a persone che non altro di meglio da fare si annoiano in ufficio? Ma sono sicuro che il Popolo Svizzero dara una bella lezione di Civica cercatori di idee fasulle.