Aerei da guerra statunitensi e dei paesi arabi alleati hanno bombardato per la prima volta una ventina di posizioni dello Stato islamico in Siria, nella notte fra lunedì 22 settembre e martedì.
I velivoli erano partiti dal destroyer USS Arleigh Burke e da basi nel Golfo persico.
E’ la prima volta che la coalizione che combatte contro i djihadisti dello Stato islamico si sposta dall’Irak in Siria. Secondo il canale televisivo ABC, gli stati arabi che hanno partecipato ai bombardamenti sono Bahrein, Qatar, Giordania, Arabia Saudita e Emirati arabi uniti.
“Posso confermare che l’esercito americano e forze delle nazioni alleate conducono un’azione militare contro i terroristi dello Stato islamico in Siria, con aerei da guerra, bombardieri e missili Tomahawk – ha indicato nella notte un portavoce del Pentagono.
Sono anche stati utilizzati dei droni.
Il ministro siriano degli Affari esteri ha fatto sapere che, prima dell’attacco, gli Stati Uniti avevano informato il rappresentante della Siria alle Nazioni Unite che bombardamenti avrebbero colpito la regione di Raqqa.
Situata nel nord della Siria, a 400 chilometri dalla capitale Damasco, la città di Raqqa è un feudo dello Stato islamico.
La CNN ha confermato che nei bombardamenti, dove sarebbero stati uccisi una ventina di djihadisti, è andato distrutto un centro di reclutamento e depositi di armi.
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