L’Ucraina deve smettere di cercare di intimidire la comunità internazionale con una “minaccia russa” immaginaria, ha dichiarato venerdì 3 ottobre a Mosca un portavoce del ministero russo della Difesa.
“E’ ora che i comandanti ucraini smettano di far paura alla comunità internazionale, evocando una minaccia russa che di fatto non esiste, allo scopo di nascondere il pietoso stato dell’esercito ucraino e il carattere insensato dell’operazione militare condotta contro i cittadini del Donbass – ha indicato il portavoce in conferenza stampa.
Il ministro ucraino della Difesa, Valeri Gueleteï, aveva accusato la Russia di consegnare munizioni ultramoderne agli insorti pro-russi della regione del Donbass. A titolo di prova, aveva presentato ai giornalisti tre cartucce di calibro 7,62 mm.
Secondo il ministero russo, si tratta di cartucce di fucili fabbricati in Unione Sovietica e la cui ultima messa a nuovo risale al 1974.
Il 15 aprile scorso il governo ucraino aveva lanciato un’operazione per reprimere la rivolta scoppiata nella regione del Donbass a seguito della destituzione del presidente ucraino Viktor Ianoukovitch.
Le ostilità hanno fatto migliaia di vittime e feriti tra i civili, secondo i dati delle Nazioni Unite, oltre ad aver causato importanti distruzioni.
Il 5 settembre, le autorità ucraine avevano firmato un accordo di cessate-il-fuoco con i repubblicani popolari autoproclamati di Donetsk e di Lougansk. Una tregua che le parti si accusano a vicenda di non rispettare.
Giovedì pomeriggio il centro della città di Donetsk è stato bombardato, mentre il giorno prima era stata colpita a più riprese la zona attorno all’aeroporto della città. Nei bombardamenti, che hanno fatto diverse vittime, è morto anche un collaboratore svizzero della Croce Rossa internazionale.
Il lusso sfrenato è di gradito a Dio. Nella Bibbia, la parola diretta declamata dal…
di Billy the Kid 🔫 Da più parti nella galassia cattolica si sono alzate voci…
Francesco Pontelli La disperazione degli incompetenti alla guida del paese in questa occasione si materializza…
Alexander Alekhine (in russo Aleksandr Alechin), grande campione di scacchi russo naturalizzato francese, è stato…
Nel 1871, Massimiliano Pirihoda e Anna Stareat, si suicidarono per amore. Lui era arrivato in…
L’ombra lunga delle compensazioni bancarie e il caso Schiraldi La denuncia è arrivata come un…
This website uses cookies.
View Comments