Che cosa direbbe un “politicamente corretto” ?

PENSIERO DEL GIORNO

Ho letto pochi minuti fa su un portale (non uno dei preferiti dagli intellettuali nostrani, e tuttavia interessante, poiché spesso scrive cose che nessun altro scrive) la seguente lettera, della cui autenticità mi sono accertato.

Questa mattina alle 7 in Corso Elvezia, quindi una della strade principali di Lugano, mia mamma di 76 anni come tutte le mattine si fa una camminatina a prendere il pane nella panetteria davanti all’Università. Purtroppo per lei oggi un ragazzo di colore l’ha aggredita cercando di rubarle la collana e la borsa. Nell’impeto ha quasi denudato mia mamma, strappandole la maglia. Adesso ovviamente è nel panico più totale e sinceramente non so se avrà ancora il coraggio di uscire di casa per fare quella che ha sempre fatto per anni.

Mi chiedo se sia normale che una persona anziana debba vivere nella paura, se sia giusto che tutti noi cittadini non possiamo più stare tranquilli e anzi, siamo anche costretti a mantenere persone che, con il pretesto di scappare da condizioni difficili, fanno del male a tanta gente innocente. Trovo che tutto questo è una vergogna e non credo più a tutta la gente di certi partiti che mi viene a raccontare frottole sull’integrazione. Non siamo noi a doverci integrare allo stile di vita del Bronx, sono loro che dovrebbero mostrare un minimo di rispetto per noi.

Vergogna! Spero che qualcuno faccia qualcosa e alla svelta: oggi è toccato a mia mamma, domani potrebbe essere uno dei vostri cari. (fonte:mattinonline)

Come reagisce un “politicamente corretto” di fronte a una lettera come questa? Beh, in primis ne biasimerebbe la pubblicazione. Poi esclamerebbe:

“Voi speculate sulla paura della gente!”

Relatore

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  • Il problema è la frase "non possiamo più stare tranquilli". È una frase che ha un senso solo in lettura storica, quel "più" ha valore ontologico. Ma non ci sono statistiche che affermano un peggioramento della sicurezza fisica individuale della popolazione. La cattiveria è umana, i ladri ci sono, la procura anche (e per fortuna lavora bene). Da una situazione non si può ricavare una regola, dai numeri continuativi sì.

    Non è buonismo, è logica.

    Comunque il politicamente corretto gioca in modo molto peggiore dall'altra parte. Non mi sembra di aver letto particolari commenti sulla caduta delle azioni UBS da 80 CHF a 16 CHF anni fa. E non risaliranno.

    Domanda a voi, da un politicamente scorretto: e se cominciassimo a dire che una elite di questo paese ha tolto deliberatamente la tranquillità a tutta la popolazione, vendendoci fumo? Con le azioni si garantiva di tutto, sono serate tranquille quelle che la gente passa in casa chiedendosi cosa succederà quando il libor risalirà?

    Ma alcune cose, in un cantone finanziarizzato, non si possono dire. Sarebbe scorretto.

    Altro che i ladruncoli di strada.

  • Non si limiterebbe a questo: il politicamente corretto farebbe notare che la signora paga, giustamente, il fatto di essere nata "privilegiata" e che i suoi "privilegi" sono il frutto di secoli di oppressione perpetrata da gente con cui non é nemmeno imparentata alla lontana ai danni di persone che il "povero" scippatore non ha mai conosciuta. Dopo ovviamente organizzerebbe una fiaccolata antirazzista e una campagna di "hacktivismo" contro chiunque potrebbe anche solo lontanamente avere a che fare con la signora in questione.

  • Il giovanotto scippante non è più LADRO di certi luminari della chirurgia nostrana che la borghesia politica e malpensante vorrebbe invece "metter via senza prete". Amen!

    • Potrebbe forse essere considerato come un tentativo di "esproprio proletario"?
      Sai che ho conosciuto PERSONALMENTE Mario Capanna? Non sto scherzando, per niente.

  • Politicamente corretto? Ossimoro!!
    La lettura della quotidianità e la sua interpretazione giuridica dipendono esclusivamente dal grado di assuefazione ideologica assimilata dal giudicante. Una sentenza in chiave estetica. I grandi ladri restano grandi. I piccoli ladri restano ladri. Inoltre: ottima riflessione di Y2K.

    • Uso con piacere il termine "politicamente corretto" per concedermi una garbata presa per i fondelli.

      • Eh no, il termine "politicamente corretto" rimanda a un "topos" legato a una visione politica rappresentata da una sinistra di tempi andati che eliminava la responsabilità individuale dalla responsabilità penale. Altro che presa per i fondelli, qua siamo nella semantica! E non usciamone, please.
        Quella visione politica non c'è più, nè nelle scienze, nè nella politica. Altra storia è la strumentalizzazione della delittuosità umana. Ma se si vuole parlarne approfonditamente bisogna parlare di sociologia e psichiatria, roba da far venire l'orticaria al primo leghista che passa.
        E allora stiamo basici: la procura è in mano ai sinistri, come la polizia a livello nazionale. E, ops, stanno facendo anche un buon lavoro, visto che le statistiche non peggiorano.
        Touchè?
        In aggiunta: i "politicamente corretti", quelli che per l'amor del cielo i potenti non bisogna toccarli, quelli che descrivevo sotto (grazie verbalaika!) non ci lasciano fare le riforme che ci vorrebbero. Non è che il politicamente corretto della destra talvolta si confonda con... servilismo? (per alcuni rapidi e piccoli esempi: http://www.parlament.ch/ab/frameset/d/n/4809/300565/d_n_4809_300565_300923.htm e http://www.parlament.ch/ab/frameset/d/n/4809/300565/d_n_4809_300565_300827.htm)

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