Martedì scorso, la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo aveva deciso che l’Amministrazione federale svizzera può rimandare in Italia una famiglia afghana solo con la garanzia che verrà accolta e alloggiata in condizioni decenti e che i suoi membri non saranno separati.
L’ex Consigliere federale UDC Christoph Blocher reagisce e si dice convinto che l’Italia non darà mai le garanzie richieste. Aggiunge che “La Svizzera ha firmato la Convenzione dei diritti dell’uomo per migliorare la situazione dei paesi dove questi diritti non sono applicati. Ma le dittature continuano a fare cosa vogliono e a trovarsi condannati sono i paesi democratici. Non è giusto.”
Blocher annuncia una nuova iniziativa sull’asilo per fermare l’industria dei passatori, accelerando le procedure : “La Svizzera deve riprendere le redini della sua politica d’asilo. Il sistema di Simonetta Sommaruga non funziona. In questa nuova iniziativa è necessaria una sola possibilità di ricorso, campi d’internamento per richiedenti l’asilo criminali e la riduzione al minimo dell’aiuto sociale.”
(Fonte : Le Matin.ch)
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