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Un Paese di centro-destra con un governo di centro-sinistra – di Gianfranco Soldati

Oltre a derubarci, ci prendono per i fondelli e ci (s)fottono con ghigno sardonico.

22 dicembre, Teletext Ticino, pagina 604: “Spese in aumento per i premi di cassa malati e per la bolletta dell’energia, quest’ultima per l’aumento dei costi di rete e soprattutto per il finanziamento delle sovvezioni all’energia rinnovabile”. A fondo pagina anche, per fortuna, una buona notizia per gli anziani: “Nel 2015 i pensionati AVS incasseranno un aumento delle prestazioni da 5 a 10 franchi mensili”. Visto che la tredicesima proposta dal Nano prematuramente scomparso e subito rimpianto non c’è ancora, l’aumento è di 60 a 120 franchi all’anno.

La mia cassa malati, una filiale dell’Elvezia, tre mesi fa mi ha proposto il mantenimento del contratto con un aumento del premio di oltre il 10, quasi l’11%, per rispetto a quello pagato per il 2014. Sono rimasto stupito, tutti i media, stampati e elettronici, parlavano di un aumento del 3, al massimo del 4%. Rimanendo fedele alla mia vecchia (non tanto, in realtà l’avevo cambiata da appena 12 mesi) CM, ciò avrebbe comportato un ulteriore esborso di circa 480 franchi all’anno. 120 franchi di AVS in più e 480 franchi di CM in più fanno esattamente 360 franchi in meno di potere d’acquisto della mia pensione AVS annua. Per la bolletta dell’energia non sono in grado di quantificare, sarà probabilmente un “giacometti” o giù di lì. Lo considero un acconto sui costi che dovrò subire nei prossimi anni (a meno che la sorte mi imponga di levar prima le tende), grazie alla politica energetica sconsiderata che i verdi sono riusciti ad imporci.

La proposta di un aumento dell’AVS di 5-10 franchi al mese è una vera e propria presa per i fondelli di tutti gli anziani del paese, anche di quelli ricchi, ma addirittura un furto con scasso a quelli, e non sono pochi, che non dispongono di altre risorse.

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In Svizzera l’aiuto sociale complementare comprende tutti gli aiuti concessi ai cittadini quando le assicurazioni sociali, in primo luogo AVS e AI, non bastano a coprire il fabbisogno per un’esistenza decente o dignitosa che dir si voglia. Nel 2008 erano, per tutta la Svizzera, 1,7 mrd di franchi. Nel 2012 erano l’uscita era già salita a 2,4 mrd, con un aumento del 40% in soli 5 anni. Per il 2014 non si sa ancora, ma con pratica certezza dovrebbe esserci un ulteriore aumento. Eppure, riconosce l’ufficio federale preposto, circa il 50% dei cittadini che avrebbero diritto a questi aiuti rinuncia per motivi di orgoglio a farne richiesta. Rifiuto che non è altro che una manifestazione del proprio senso di dignità. Come mai, quindi, un tale aumento di costi della socialità complementare? Per capire bisogna prendere in considerazione la nazionalità dei beneficiari. La mia profonda “political correctness” mi impedisce di dilungarmi sul tema, la nazionalità è come l’araba fenice, che ci sia ognun lo dice, quale sia nessun lo sa.

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Ho scritto che la Svizzera è un paese di centro-destra con un governo e un parlamento di centro-sinistra. A dimostrarlo stanno i risultati di quasi tutte le votazioni su iniziative e referendum. Ne deriva che quella del popolo sovrano in parte è una barzelletta, mentre realistico è invece il detto secondo il quale “tanto fanno quel che vogliono”. Il comportamento schizofrenico delle due Camere, tendenza a sinistra da parte di eletti da un popolo tendente a destra, si spiega con il voto dei rappresentanti di 3 partiti che teoricamente dovrebbero appartenere al centro-destra. BDP della Giuda in gonnella, Verdi Liberali e soprattutto PPD-CVP in più del 50% dei casi votano oramai da anni con i Rossi e le angurie (rosse di dentro) Verdi. Un cambiamento si potrà verificare solo quando i dirigenti del PPD-CVP capiranno che la causa del loro crollo (sul piano nazionale da oltre il 20% ad un misero 12,4%) è proprio e solo il loro slittamento a sinistra. Una deriva che ha però concesso al partito di essere chiaramente sovrarappresentato al Consiglio degli Stati, grazie all’aiuto della sinistra quando in competizione per la carica c’è un rappresentante del partito del diavolo, identificato dalla sinistra e da tutto il centro nell’UDC-SVP.

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Quando mi capita di leggere o sentire opinioni critiche nei confronti della politica messa in atto dagli USA nel secondo dopoguerra e perseguita con ottusa pervicacia fino ai giorni nostri mi rallegro sempre, perché vi scorgo una conferma del mio personale giudizio, mentre vedo invece che si tratta di un criterio che fatica moltissimo ad imporsi nella mente di numerosi miei amici. Per loro gli americani sono quelli che ci hanno salvato dal nazismo e dal comunismo sovietico, da rispettare e onorare come strenui difensori della libertà e della democrazia. Punto e basta.

Scrive Oskar Freysinger, consigliere nazionale vallesano UDC-SVP, in un’intervista a “Zeit-Fragen”, settimanale che lotta infaticabilmente nell’ambito dei paesi germanofili per una pubblica opinione libera, l’etica, l’assunzione di personale responsabilità, il rafforzamento, il rispetto dei diritti dei popoli e i diritti umani e umanitari: “Inaccettabile per gli americani è il fatto che Putin abbia una propria agenda che si contrappone ai loro interessi e che difenda invece valori che nella collettività occidentale attuale, piaccia o non piaccia, vengono considerati reazionari. Putin è un uomo di potere e può colpire brutalmente, su ciò non vi sono dubbi. Ma in rapporto a quello che ci fanno vedere gli americani da decenni, con il continuo impicciarsi negli affari altrui, con le manipolazioni, con lo spionaggio di nemici e amici e con le aggressioni militari senza riguardo per niente e per nessuno, l’impressione che si ricava dal capo del Cremlino è quella di un uomo innocuo. Si prenda per esempio anche solo l’Isis con le sue truppe, l’autoproclamato Califfato: originariamente erano rivoltosi formati, istruiti e sostenuti con armamenti e istruttori da USA, Israele e Arabia Saudita, per abbattere il despota siriano. Adesso questi paesi sono impegnati nello sforzo di annientarli, prima di tutti proprio gli USA”. E, aggiungo io, colmo dell’ironia, facendosi aiutare proprio da Bashar al Assad! “Die Geister, die ich rief, die werd ich nun nicht los”. “I fantasmi che ho evocato, da loro non posso più liberarmi”. Questa non è una frase di Freysinger, ma una citazione di Goethe.

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Lingua biforcuta, morale doppia. L’UE e i suoi stati svuotano la Bibbia dei suoi valori ogni volta che conviene a loro. La Francia, per esempio, malgrado le sanzioni e le minacce dell’Occidente contro Mosca, non ha rinunciato a vendere e consegnare alla Russia due portaelicotteri “Mistral” del costo di un miliardo di euro.

Gianfranco Soldati

Relatore

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  • Tempo (cronologico, ma anche meteorologico) permettendo ogni tanto mi chiedo, per diletto, che cosa, infine, intenda sostenere Ticinolive (mi riferisco alle sue pubblicazioni-stimolo) con quello che mi sembra uno... zibaldone ideologico assai eterogeneo, direi disordinato. Un poco qualunquista?

    Comincerei col dire quello che mi sembra NON voglia apprezzare.
    Rappresentare. Incarnare.
    Ticinolive.

    La sinistra per esempio: né quella socialista, né tantomeno quella comunista. Nemmeno americanista.
    Ticinolive non è socialista, nemmeno statalista, quindi.
    Neppure radicale, nel senso del sopraceneri.
    O di Pannella.

    Quindi resta la destra. Ma le destre sono tante milioni di milioni. Da quella liberale a quella dei crani rasati. Passando per i famosi discorsi dei famigerati 10 giugno {’24 &’40}. Un bel (bel… si fa per dire) ventaglio. Dalla destra libertaria dei Tea Party… americanisti?, a quella sociale. Ah sì, la destra sociale. Ma quella è statalista. Molto statalista e poco liberale. Boh, vacci a capire!

    • Do una prima risposta nella forma più semplice possibile.
      1) Che cosa non è TL. NON è il portale di un partito politico, non desidera esserlo e non desidera diventarlo.
      2) TL è APERTO a contributi di varia natura e varia provenienza (non solo a contributi di carattere politico, ovviamente).
      3) I commenti politici sono del prof. De Maria, che si definisce (più o meno) un "liberale di destra". Negli anni Ottanta era un "gazzettiano" (v. anche intervista al dott. Righinetti). Oggi... non sa bene dove mettersi perché ha l'impressione che quella sua "casa"... non esista più.
      4) TL a mio avviso NON è "qualunquista". Sostiene le idee "di destra" dove esse si trovano - "la Destra", PLR, PPD, Lega e anche Verdi-linea Savoia - e contrasta polemicamente la sinistra.
      Oss. Questo non è che un tentativo di risposta, forse troppo semplice. Magari tornerò sul tema.

      • Grazie per la risposta, JtR!
        Sull’identità di TL sono in chiaro, per ora.
        Sotto l’identità di JtR, stando alle ultime informazioni, parrebbe essersi celato un coiffeur polacco di nome Aaron Kosminsky.
        Affaire à suivre, come si dice. Nei due casi.

        Cambiamo registro. Come pure si dice.

        Il problema del “partiti” sottostress è il problema dell’insignificanza. Ovvero la consapevolezza sempre più evidente che i mercati non vogliono “anime” politiche diversificate tra i piedi. Liberal e/o radical. Per esempio. La dottrina dei mercati non ammette distinzioni peculiari, raffinate, ingombranti. Coloro che non corrispondono al manifesto ideologico del pensiero unico neoliberista sono tagliati fuori da ogni considerazione. Punto. La tirannia dei mercati sarà pure, come si dice soft, ma è pur sempre una tirannia. Si è così passati, nel silenzio di un batter d’ali, dal comunismo al… consumismo.

        Eppure leggo quotidianamente che i “grossi” partiti si dichiarano, spesso e orgogliosamente, di essere portatori di moderazione. A dire il vero anche la stampa ufficiale. Dagli Appennini al Gottardo. Perfino oltre. Oltre ancòra, non c’è giorno che i rappresentanti delle cosiddette formazioni di centro, sentano l’irrefrenabile necessità di spezzare lance in difesa di “una politica moderata”. Evvai allora con la “politica… temperata ed equilibrata”. Ma che cosa significa, in termini concreti una politica/stampa propagatrici di moderazione?

        Peccato poi che tutta questa voglia di “moderazione” mi ricorda un po’ quelle signore (presenti escluse, sia ben chiaro!) in pelliccia ai Tea Party anglosassoni delle cinque, (con scarpe di pitone/stola di volpe bianca/occhiali montati tartaruga) che ostentano scandalo per la poco “moderata” violenza della vicenda umana.

        Amnesia totale sul modo di ottenere la pelliccia e… carapace per la tartaruga. Presumo inoltre che le partecipanti a tali “Tea” pomeridiani non abbiano mai apprezzato Balzac : “Dietro ad ogni grande patrimonio c'è sempre un delitto”, affermò l’Honoré magari esagerando per amor di provocazione. Di certo, tuttavia, sappiamo che la ricchezza economica non è sempre avulsa da relative esorbitanze. Smodatezze, eccessi, straripamenti, poco registrati -per la cronaca- anche e soprattutto dai media… moderati. Dagli Appennini al Sottoceneri. Perfino oltre.

        E così, tra le altre recenti “tracimazioni finanziarie”, pare stia, il capitale del XXI secolo (ben descritto da Piketty), pure sottoponendo le democrazie occidentali alle esigenze dei mercati. Che saranno tutto (i mercati) fuorché moderati. Una sottomissione così poco avvertita (forse velata
        dai “moderni moderatori”) che potrebbe perfino ricordarci un meno moderato “delitto perfetto”. Proprio come ci rammenta l’aforisma di Balzac.

        • La Destra "tradizionalista", come la intendo io, non ha alcuna simpatia per certi avidi squali, pronti a vendere la loro madre in un vicolo per 10 dollari.
          Indifferente al disastro sociale che possono causare (e che realmente causano).

        • Sono in particolare AVVERSO a certa "eurofilia frenetica". Esempio: "Qualunque condizione è buona, e dobbiamo accettarla... perché è così che si fanno gli affari!"

  • A ideamea, conoscevo l'aforisma (o apoftegma) "Hinter jedem Vermögen steht ein Verbrechen", non sapevo che fosse di Baalzac. Grazie.
    A JtR: e l'UDC, mio prediletto partito, non lo degni neppure di una menzione nel coacervo dei partiti di destra?

    • Beh, lo ponevo nell'alleanza elettorale "la Destra": UDC (parte principale) + AL + UDF.
      Sarei ben lieto di scrivere di loro, ma credo che siano andati tutti in vacanza (non necessariamente a S. Moritz).

    • Non sono certissimo infatti che Balzac sia la fonte iniziale di codesto (per alcuni) assiomatico pensiero filo-poliziesco; mi sembra, tuttavia, di ricordare che la frase “originaria” sia in effetti: “Dietro ogni grande fortuna si nasconde un grande crimine".

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