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“Quella Direttrice può ben essere la migliore!” – di Cosimo Filippini

Dicevano i latini: “Tot capita tot sententiae”. Al duro e provocatorio post di Tuto Rossi, che ho pubblicato ieri, faccio seguire sullo stesso tema (il “caso Burgarella”) un post di Cosimo Filippini, di tutt’altro tono e tenore. I due interventi sono apparsi su Facebook.

Beninteso Ticinolive non dà ragione/torto a nessuno e attende a piè fermo gli sviluppi della situazione, che non potranno mancare. In ogni caso la “legnata” di Rossi ha generato (sempre sul social) parecchi post d’approvazione.

 Può apparire strano partire da una notizia di cronaca, come le polemiche seguite all’assunzione della nuova Direttrice degli Eventi al LAC, come spunto per una riflessione ampia sul contesto culturale, e non solo, di una città. In generale sarebbe sempre più prudente usare tutta la cautela possibile quando si conosce solo una piccola parte della verità, cioè nel caso specifico di come si sia svolto questo percorso di selezione.

Quasi sicuramente la verità è che si stanno facendo le classiche strumentalizzazioni, mentre la candidata prescelta è bravissima, e i candidati ticinesi formati nell’ateneo locale non avevano i requisiti necessari a ricoprire la posizione. E’ un vantaggio quello di poter scegliere il candidato migliore fra un bacino più ampio di candidati, aumenta la garanzia che i soldi dei contribuenti siano spesi bene e non con logiche di spartizione.

È nell’interesse di tutti che il team del LAC sia internazionale, avrebbe dovuto esserlo anche il progetto a mio parere, con il vantaggio di avere per allo stesso costo un’opera di architettura internazionale nella nostra città. Un team migliore contribuirà sicuramente a una migliore offerta culturale del LAC. Sul fronte musicale la città può ambire senz’altro ad avere delle rassegne musicali di rilevanza internazionale, come quelle di Lucerna e Milano ad esempio. Basta continuare a lavorare bene, come si è fatto negli ultimi 20 anni. Sul fronte dell’offerta culturale in senso stretto la città potrà osare e produrre delle mostre anche di arte contemporanea sullo stesso piano di quelle che si producono, diciamo, alla distanza percorribile in un giorno in automobile (o in treno, non me ne vogliano gli ecologisti).

Cosimo Filippini

Relatore

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