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La tentazione… di far la spesa in Italia – di Mara Grisoni

Finalmente è accaduto qualcosa che ha risvegliato tutti i “belli addormentati” riportandoli alla realtà, quella realtà che stanno vivendo tantissimi ticinesi, ogni giorno, da diversi anni.

Mi viene da sorridere quando leggo o sento frasi del tipo: “Bisogna sostenere l’economia locale”. Sono la prima a spendere i miei soldi in Svizzera, ma sinceramente sono stufa di tirare l’acqua al mulino altrui e come me sono certa che lo sono molte altre persone.

Anche un bambino conosce le basi essenziali dell’economia: per spendere bisogna guadagnare e soprattutto poter mettere da parte qualche soldo cosa che ormai, è diventata una fortuna di pochi. Senza un lavoro questo non può accadere. Chiedere oggi ai ticinesi di spendere i loro soldi in Ticino per aiutare i commerci, le aziende, i locali pubblici, ecc. a sopravvivere, a causa del franco forte, è un po’ fuori luogo.

Non fraintendetemi, non intendo boicottare nessuno ma è importante che qualcuno cominci a capire che l’economia non deve girare solo in alto… ma anche in basso, proprio là, dove ci sono tutte quelle persone che faticano ad arrivare alla fine del mese perché non trovano uno straccio di lavoro che possa ridare loro la dignità perduta.

Quelli che predicano di “spendere i nostri soldi in Ticino”, sono i primi a razzolare male: assumono manodopera estera (spesso sottopagata) facendoci pagare i servizi a prezzo “svizzero” oppure importano merce dall’estero facendocela pagare 4 o 5 volte tanto. Giustificano  sempre i prezzi con l’affitto, il materiale, gli stipendi, i contributi, ecc. E allora, visto che anch’io, come tutti, a fine mese devo pagare le bollette, comincerò a puntare sulla convenienza.

Ripeto, non intendo boicottare nessuno. Chi ha la coscienza pulita e quando parla di economia locale pensa anche alla gente e non solo a sé stesso e ai propri interessi, può dormire sonni tranquilli.

So che non è facile ma i sacrifici vanno fatti da entrambe le parti e chi ne fa merita rispetto. Soprattutto perché ci troviamo tutti sulla stessa barca, chi più chi meno. Infatti, ora anche per noi, comuni cittadini, il fatto di vivere in un Cantone così vicino all’Italia, è diventata una fortuna: questo ci permette di trovare, a pochi passi da casa, le stesse cose a prezzi nettamente inferiori.

Quindi è ora che i ticinesi comincino a pensare alla loro economia personale e se per una volta saranno loro a guadagnarci, facendo la spesa in Italia, nessuno deve permettersi di criticarli! Io sostengo solo chi dà lavoro ai ticinesi perché solo così anche loro potranno contribuire al bene della nostra economia e del nostro bellissimo Paese.

Mara Grisoni, Vacallo

Relatore

View Comments

  • Se si riuscisse a far pagare le imposte, alle varie migros coop ecc ecc, secondo il fatturato conseguito in Ticino le cose andrebbero meglio.

  • Sono d'accordo con te, ma i piccoli negozianti fanno davvero fatica a vivere con le spese elevate di affitti, manodopera e dazi per importare la merce (perciò lo stesso prodotto in italia lo trovi alla metà)
    Nei super il discorso è diverso perchè hanno modo di amortizzare meglio le spese... dovrebbero abbassare i prezzi per invogliare i ticinesi a fare la spesa qui! poi se non pagano le tasse in svizzera questa è una cosa che non so, ma se è vera è scandaloso!!!!!

  • Io faccio la spesa da entrambe le parti, ma sicuramente come dice Mara ci sono alcune cose che fanno guadagnare solo quelli che importano le merci in Ticino. Come si fa a chiedere 13 franchi per l'olio quando a due passi lo paghi molto di meno? Io ho creato da poco un blog Spendi Meno Ticino, dove ho deciso di raggruppare azioni, coupon e promozioni attive in Ticino, così che in qualche modo si può pure risparmiare acquistando qui. Se volete fate un salto ;-)

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