dal blog www.pietroichino.it
Editoriale telegrafico dell’11 febbraio 2015.
Trentasei piloti di Alitalia, in Cassa integrazione dal 2008, scoperti a lavorare per compagnie aeree straniere. Molti si chiedono sgomenti: come è potuto accadere? Ma la vera domanda da porsi è un’altra: davvero solo trentasei? Vi è motivo di ritenere – stavo per scrivere “sperare” – che siano molti di più quelli che non se ne sono stati con le mani in mano, tra i 1500 dipendenti di Alitalia ai quali nel 2008 il Parlamento italiano promise sette anni di ammortizzatori sociali. A spese dei viaggiatori: quel trattamento è finanziato con una tassa di tre euro per ogni biglietto aereo acquistato in Italia.
1500 lavoratori messi in freezer a spese di Pantalone, senza che poi nessuno si sia più occupato di loro in alcun modo. Del resto, perché occuparsene? La Cassa integrazione ha per legge lo scopo di tener legato il lavoratore alla sua azienda: non è fatta per sostenerlo nella ricerca di una nuova occupazione. Solo che in questo caso l’azienda – la “vecchia Alitalia” – non aveva più neppure un aereo da far volare. All’incirca la stessa cosa accade per circa mezzo milione di altri cassintegrati in giro per l’Italia. C’è ancora qualcuno che dubiti della necessità di voltar pagina rispetto a questo uso insensato della Cassa integrazione nelle crisi occupazionali?
sen. Pietro Ichino
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La società politica italiana è una società malata.
La sua malattia si chiama tradimento dei valori cristiani.
La classe dirigente statale ed imprenditoriale è nelle
alte cariche selezionata secondo valori raramente
morali cristiani anzi si preferiscono i valori massonici.
Essendo tali ultimi valori basati sulla menzogna , tradimento
potere e denaro e Berlusconi docet sesso.
si può meglio comprendere l'atteggiamento speculativo
di questi lavoratori già super pagati per le loro responsabilità
e specializzazione. Ora interverrà la magistratura e data la pubblicità
vedremo interventi risolutivi, ma il problema resta per coloro che
assumendo cariche pubbliche in italia fanno leggi economiche
(stipendio e bonus vari + trattamento pensionistico) da assassini
della dignità altrui senza alcun merito effettivo.