Il famigerato “scambio automatico di informazioni”, che la Svizzera così a lungo aveva dichiarato “inaccettabile” entra dunque in vigore. In cambio la Svizzera ottiene l’uscita dalle temute black list. Cambiano anche le regole sull’imposizione dei frontalieri.
NOTA. Il banchiere di area socialista (!) Alberto Di Stefano, direttore generale della banca Cramer di Ginevra e autore della ricerca “Questioni di Piazza”, prevede una forte diminuzione dei capitali in gestione, la quale potrebbe provocare una perdita anche di 1800 posti di lavoro. Di Stefano, che è intervenuto (tra il pubblico) sabato 21 febbraio a una tavola rotonda organizzata dal Partito Comunista e moderata da Alfonso Tuor, ha proposto una sua “regola empirica”: per ogni miliardo in gestione 30 posti di lavoro.
In 5 anni, dal 2007 al 2012, il settore bancario ha perso il 16% dei posti di lavoro.
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