dal portale www.blognews24ore.com
Gli artisti che hanno firmato la petizione hanno annunciato che rifiuteranno qualsiasi invito professionale da parte di Israele e da ogni istituzione e persona legata al governo israeliano. Una decisione, precisano, che implica di non più esibirsi in performance musicali, non più accettare compensi, non assistere a esposizioni, festival, conferenze, master class, atelier o altro in tutto il territorio israeliano, sino al momento in cui Israele rispetterà il diritto internazionale e metterà fine alla politica che opprime i palestinesi.
Gli artisti britannici accusano il governo israeliano di guerra continua contro gli abitanti di Gaza e anche contro le istituzioni culturali palestinesi.
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