dal portale www.blognews24ore.com
Gli artisti che hanno firmato la petizione hanno annunciato che rifiuteranno qualsiasi invito professionale da parte di Israele e da ogni istituzione e persona legata al governo israeliano. Una decisione, precisano, che implica di non più esibirsi in performance musicali, non più accettare compensi, non assistere a esposizioni, festival, conferenze, master class, atelier o altro in tutto il territorio israeliano, sino al momento in cui Israele rispetterà il diritto internazionale e metterà fine alla politica che opprime i palestinesi.
Gli artisti britannici accusano il governo israeliano di guerra continua contro gli abitanti di Gaza e anche contro le istituzioni culturali palestinesi.
Sacco di Roma * * * Se ne parla spesso, del relativismo culturale. Ma cosa…
Luca Steinmann, giornalista freelance e docente, collaboratore dall’Italia per il Corriere del Ticino e inviato…
La rubrica specifica Arte - accanto alla già esistente Cultura - è stata creata da…
5 maggio 1821. Una data, la fine di un'epoca, la morte dell'Imperatore, prigioniero del mondo…
Una storia di spie da film, quella della russa Olga Kolobova, vissuta per anni a…
Questa intervista viene pubblicata mentre il Consiglio comunale di Lugano si riunisce in una seduta…
This website uses cookies.